Condividi su facebook
Condividi su twitter
Stabilito dalla Regione di prevedere un aumento del livello di aiuto fino all’80 per cento della spesa preventivata, attingendo al bilancio regionale
perugia-palazzo_donini_

Potranno contare su maggiori finanziamenti per promuovere il vino umbro nei Paesi extra Unione europea quanti – produttori di vino, Consorzi di tutela, loro associazioni e federazioni, e i soggetti pubblici con comprovata esperienza nel settore – hanno aderito al bando della Regione Umbria per la campagna 2015/2016 presentando progetti in linea con il Progetto speciale vino.

Nella seduta d’insediamento della Giunta regionale, su proposta dell’assessore Cecchini, è stato stabilito di prevedere per le domande di aiuto presentate in correlazione con il Progetto speciale vino un aumento del livello di aiuto fino all’80 per cento della spesa preventivata per il progetto promozionale: l’aiuto comunitario, previsto al 50 per cento, verrà infatti integrato con un finanziamento coperto dal bilancio regionale che consentirà di innalzare i contributi di un ulteriore livello massimo del 30 per cento.

 

La Regione Umbria – spiega l’assessore all’Agricoltura, Fernanda Cecchini – è intervenuta anche quest’anno integrando le risorse disponibili per la misura Promozione del vino nei mercati dei Paesi terzi dell’Ocm Vino, l’Organizzazione Comune mercato vitivinicolo.

Abbiamo infatti inteso premiare quei produttori o, comunque, i soggetti destinatari dei contributi che, con gli investimenti per accrescere la visibilità delle proprie produzioni, promuovono il vino umbro nel suo insieme e il ‘brand’ dell’Umbria, esaltando le qualità e le peculiarità del territorio”.

“Facciamo massa critica – conclude l’assessore Cecchini – mettendo in sinergia interventi e risorse pubbliche e private per aumentare la notorietà e le esportazioni del nostro vino di qualità, cercando di conquistare nuovi sbocchi nei mercati esteri. In questi anni, l’adesione delle aziende umbre è stata importante con una sessantina di interventi di promozione sui principali mercati extra Unione Europea, Stati Uniti in primo luogo, ma anche in Cina, Russia, Canada e Svizzera. È su questa strada che vogliamo continuare ad operare, in una logica di coordinamento e condivisione”.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter