Si sono conclusi domenica i lavori di “Meeting in Umbria”, incontro operativo relativo al turismo congressuale nella regione. Alla vecchia Borsa del turismo umbro, infatti, è stata data ora una nuova impostazione, con una declinazione in più segmenti (sportivo, congressuale, del benessere, enogastronomico, per ragazzi e della conoscenza), al fine di offrire agli operatori più incontri specialistici nel corso dell’anno.
Dopo “Vitae”, manifestazione incentrata sul settore del benessere, questa di “Meeting in Umbria” è stata la seconda esperienza tematica.
Durante la due giorni, l’offerta regionale ha incontrato 65 operatori della domanda fra i più importanti d’Italia, selezionati da Ediman, società operante nel turismo congressuale italiano ed anche editrice di riviste specializzate nel settore come “Meeting e Congressi” ed “Incentivare”.
Organizzatori ed operatori hanno apprezzato la formula di una giornata dedicata al workshop vero e proprio e di una dedicata agli educational che hanno toccato Perugia e il Trasimeno, Gubbio, Orvieto e il ternano, l’assisano e la zona di Foligno e Spoleto, con visite che hanno permesso di conoscere non solo le strutture private ma anche parte di quel patrimonio storico e naturale che rende speciale l’offerta umbra.
Le attività del settore congressuale stanno valutando la possibilità di riunirsi in un club di prodotto, così come del resto sono intenzionati a fare gli operatori del wellness.
Questo in sintonia con le nuove strategie che auspicano la costruzione di prodotti turistici che permettano all’Umbria di superare il limite costituito dall’essere considerati una mera “destinazione” turistica.