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Durante una partita di calcio a Terni contro le Giovanili Todi, valida per il torneo Allievi Regionali A2 girone B, un "locale" fa sospendere la partita perchè l'allenatore non fa giocare il figlio
sport vita

Sentire mal parole durante le partite di calcio e vedere persone esagitate, anche tra quelle che assistono alle esibizioni di altre che corrono in mutande dietro ad un otre pieno d’aria, è purtroppo la norma.
Assistere a scene uguali quando in campo ci sono ragazzini imberbi disturba tutti quelli che credono che lo sport debba essere, almeno all’inizio, una scuola di vita.
Le entrate dure sul proprio figlio da parte degli avversari possono in qualche modo essere una giustificazione a reazioni di protezione, quella che i figli si attendono in situazioni del genere.

Ma quando la pretesa dei genitori è di far avere ai figli qualcosa che loro non riescono ad ottenere col loro impegno, viene da pensare che i genitori si agitino tanto sol perché vedono svanire il sogno di una macchina da soldi costituita dal futuro sperato per i loro pargoli sul campo da gioco.
Sicuramente un metodo educativo sbagliato che farà dei figli degli uomini senza spina dorsale, incapaci di affrontare da soli le difficoltà della vita, oppure dei figli che si vergognano dei genitori o dei giovani esposti al dileggio dei compagni.

Non si sa quale sarà stata la sensazione che ha avuto il giovane in panchina durante la gara tra Olympia Thyrus Sv Farini e le Giovanili Todi, valida per il torneo Allievi Regionali A2 girone B al campo di calcio “Laureti” di Terni.
Qui il genitore è entrato in campo e minacciato l’allenatore ternano perché non faceva giocare il figlio.
L’arbitro ha dovuto sospendere la gara e alla società ternana dicono “le responsabilità dei padri non possono ricadere sui figli”, forse perché in questo caso il figlio è già abbastanza sfortunato ad aver un tal padre.

Aggiornamento

Il questore di Terni ha proposto il DASPO per il genitore esagitato

Il giovane calciatore ha chiesto scusa, a nome del padre, all’allenatore insultato, lo ha pregato di restare a guidare la squadra e si è offerto di farsi da parte se la cosa potesse servire, ma ovviamente l’allenatore gli ha detto che la squadra ha bisogno anche di lui

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