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Obiettivo della Regione estendere le fasce di età da screening da 45 anni fino a 74 anni rispetto agli attuali 50/69.
mammografo perugia

Nel 2014 sono state erogate in tutta l’azienda USL Umbria1 1 22.529 prestazioni di screening (di cui 11.932 a Perugia con quasi 100 diagnosi di tumore) su una fascia di età compresa tra i 50 e i 69 anni, con un’adesione allo screening del 77% che supera ampiamente l’obiettivo nazionale fissato al 70%.

Per quanto riguarda l’attività di diagnostica clinica ambulatoriale sono state erogate 21.595 prestazioni ecografiche (di cui 7.436 a Perugia) e  21.029 prestazioni mammografiche, (di cui 7.430 a Perugia).

I dati nel corse della inaugurazione, presso la Senologia del Poliambulatorio di Piazzale Europa a Perugia, di due nuovi mammografi digitali di ultima generazione, che la Usl Umbria 1 ha acquistato con l’obiettivo di innalzare la qualità delle prestazioni e potenziare la nuova campagna di screening di prevenzione del tumore al seno, che già vanta un’adesione tra le più alte in Italia sempre più vicina all’80%.

Un’inaugurazione importante per tutta l’azienda, quindi, e in particolare per il distretto del Perugino e per la città di Perugia, alla quale hanno partecipato il sindaco di Perugia Andrea Romizi, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il direttore generale della Usl Umbria 1 Giuseppe Legato,  il direttore del Dipartimento dei servizi e della diagnostica Valter Papa e la responsabile della Senologia e della Radiologia territoriale Rita Menzano, che ha spiegato le caratteristiche e i vantaggi della nuova tecnologia.

Con opzioni di tipo diagnostico e interventistico, i due nuovi mammografi sono destinati a sostituire quelli attualmente in uso, tecnologicamente superati e sempre meno performanti. Sono dotati di tomosintesi, una tecnologia all’avanguardia che, grazie all’immagine tridimensionale ad alta definizione, permette  di studiare facilmente anche i seni più  giovani e ad alta densità  (attraverso un miglioramento dei contrasti e quindi una ricerca del tumore al seno sempre più accurata e una diagnosi sempre più precoce).
Tra gli altri vantaggi una minore intensità della compressione e la sostanziale riduzione della dose complessiva di radiazione ceduta alla paziente, nel senso che elimina la necessità di fare richiami e approfondimenti radiologici.
Uno dei due mammografi, inoltre, è dotato di stereotassi, che consente di effettuare prelievi bioptici guidati dal mammografo stesso.

Il direttore generale Legato ha spiegato che con questi due nuovi mammografi,  che si aggiungono a quello recentemente attivato all’ospedale di Assisi, ai due donati lo scorso anno dall’AELC e dall’AACC agli ospedali di Gubbio-Gualdo Tadino e di Città di Castello e a quelli che si prevede di acquistare per l’area del Trasimeno, la USL Umbria 1 ha un parco macchine aziendale all’avanguardia per la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro della mammella.

Ricordando che proprio da Perugia era partita l’esperienza umbra di una campagna di screening di prevenzione organizzata, la presidente Marini ha precisato che gli obiettivi della Regione sono quelli di innalzare ulteriormente il grado di adesione agli screening per la prevenzione del tumore della mammella e di estendere le fasce di età da screening da 45 anni fino a 74 anni.

 Per quanto riguarda i tempi di attesa in Senologia il Piano regionale contro l’abbattimento delle liste di attesa sta dando buoni risultati.
La USL Umbria 1 ha già incrementato l’attività senologica di 22 ore settimanali ed è attiva la procedura che prevede che il CUP chiami le donne con prenotazione nel 2016 per anticipare l’appuntamento, anche se da una valutazione statistica molte donne contattate hanno preferito non anticiparlo.
Inoltre, ha ricordato il dottor Papa, è attivo il  “recalling” sulle prenotazioni da parte del CUP, che chiama l’utente per confermare la prenotazione fatta, con possibilità di liberare posti per altre utenti, qualora questa non dovesse essere confermata. Un modo per ridurre le assenze e contenere il problema della mancata disdetta della prenotazione (che ancora incide più del 20%).

Nessun problema, invece, per le prestazioni urgenti o con priorità B (10 giorni) e D (30 giorni), che sono sempre state garantite, e neppure per le donne operate perché il servizio prende in carico le pazienti che dopo  l’intervento chirurgico non riescono a prendere in tempo l’appuntamento  di controllo a un anno; così come prende in carico chi deve ripetere  l’esame a 6-8 mesi  per situazioni specifiche (con apposite liste interne, senza ricorrere “all’urgenza” che è lasciata alle donne sintomatiche). 

Va ribadito, quindi, che rispondere alle campagne di screening contribuisce a non appesantire le liste di attesa e che le criticità sui tempi di attesa riguardano gli accessi spontanei di donne non in età da screening e completamente asintomatiche, per cui il controllo che di routine viene dato ad un anno può essere eseguito tranquillamente anche a 14-16 mesi, considerando l’inutilità e il rischio di esporsi ad altre dosi di radiazioni per un esame non ritenuto necessario dal senologo.  A tali donne, comunque, una volta eseguito l’esame, si raccomanda sempre di prenotare subito il controllo successivo.

Solo a Perugia, escludendo le biopsie e gli approfondimenti, vengono eseguiti circa 28 esami di diagnostica mammografica clinica al giorno e 24-27 esami mammografici di screening eseguiti di pomeriggio, dal lunedì al venerdì. Il sabato viene utilizzato per l’abbattimento delle liste di attesa per il RAO P (programmabile).

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