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La Regione Umbria, per dare un pò di cassa alle Comunità ha deciso l’acquisizione al patrimonio indisponibile regionale di parte dei beni immobili delle Comunità montane stesse, per un ammontare di 6,5 milioni di euro
Comunità montana

Non c’è nessun rischio per gli stipendi dei lavoratori delle Comunità Montane e dell’Agenzia forestale regionale, ma solo da gestire una situazione transitoria legata a problemi che non dipendono dalla Regione e che la Regione si è fatta comunque ancora una volta carico di risolvere, sopperendo al mancato impegno di Governo e Comuni”.
È quanto afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, rendendo noto che “nella proposta di legge collegata alla manovra di bilancio 2015 approvatadalla Giunta regionale, abbiamo individuato la soluzione per risolvere i problemi che hanno ostacolato il pagamento degli stipendi per i circa 50 dipendenti delle due ex Comunità montane in situazione debitoria”.

Il meccanismo prevede  l’acquisizione al patrimonio indisponibile regionale di parte dei beni immobili delle Comunità montane, per un ammontare di 6,5 milioni di euro.
  
“Proseguendo nel processo di riforma endoregionale, la Regione Umbria – dice – continua fino in fondo nel suo impegno a salvaguardare lavoro e retribuzione a tutti i lavoratori delle Comunità montane che altrimenti, non si può dimenticare, sarebbero rimasti senza occupazione a causa dell’azzeramento dei finanziamenti statali. Lo stesso non hanno fatto tutti i Comuni umbri: alle Comunità montane, che sono unioni di Comuni, non è stato versato quasi un milione di euro”. 

 “In questi anni e fino ad oggi – ricorda – la Regione, pur nell’ambito della difficile situazione prodotta dai progressivi tagli imposti alla spesa pubblica, ha assunto il completo onere  del mantenimento delle Comunità montane ed in primo luogo del personale in servizio con il contratto della funzione pubblica, con stanziamenti annuali  per il 2013 e  2014 pari a 8 milioni e mezzo di euro, al netto di quelli relativi al personale pubblico trasferito all’Agenzia forestale regionale cui sono passati gli operai e gli impiegati forestali.
Abbiamo garantito regolarmente lo stipendio a tutto il personale presente, circa un migliaio di persone”.

 “Il mancato pagamento degli stipendi in due delle cinque Comunità montane, cioè di quella del Trasimeno ( Comuni di: Castiglione del Lago – Città della Pieve – Collazzone – Corciano – Deruta – Magione -Marsciano – Paciano – Panicale – Passignano sul Trasimeno – Piegaro – Torgiano – Tuoro sul Trasimeno) per quanto riguarda la mensilità di febbraio 2015 dei 16 dipendenti e di quella dell’Orvietano-Narnese-Amerino-Tuderte, (Acquasparta, Amelia, Alviano, Allerona, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Calvi dell’Umbria, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Fratta Todina, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Monte Castello di Vibio, Montecastrilli, Montecchio, Montegabbione, Monteleone di Orvieto, Narni, Orvieto, Otricoli, Parrano, Penna in Teverina, Porano, San Gemini, San Venanzo, Todi) con 33 dipendenti, per i mesi di gennaio e febbraio 2015 non è dovuto – sottolinea l’assessore Cecchini – alla mancanza di risorse di competenza nel bilancio regionale, ma alle difficoltà finanziarie in cui si trovano i due Enti, per cui al momento qualsiasi somma  trasferita sarà trattenuta dai rispettivi Tesorieri fino al rientro nei nuovi limiti di anticipazione di cassa”.

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