Rispetto a dodici anni fa quando era al 64,6%, l’indice di gradimento nazionale del trasporto ferroviario si è assestato al 44,3%, in vera e propria caduta libera.
Ed in Umbria non è andata meglio: 44,7% come l’Emilia Romagna, ma sopra le Marche 44%.
I passeggeri più scontenti quelli che prendono il treno al Sud: tutte le regioni del Mezzogiorno, fatta eccezione per la Campania, risultano infatti al di sotto della media nazionale.
A fornire un quadro sul gradimento del servizio di trasporto ferroviario è l’ultimo Bollettino statistico del ministero dello Sviluppo economico.
Dall’indagine risulta che nel 2007 c’è stato un lieve miglioramento nella percezione del servizio ferroviario da parte degli utenti: nel 2006 questo indice di gradimento era infatti a quota 43,8%.
Il servizio viene misurato dall’Istat, con un’indagine multiscopo, su sette diversi parametri: frequenza corse, puntualità, possibilità di trovare posto a sedere, pulizia delle vetture, comodità degli orari, costo del biglietto, informazioni sul servizio.
La percentuale indica la media delle persone che si dichiarano soddisfatte delle diverse caratteristiche del servizio ferroviario sul totale degli utenti del servizio.
Se si esaminano i dati a livello regionale, risulta che i più soddisfatti sono i passeggeri del Trentino Alto Adige (59,2% il gradimento, una media tra il 63,1% della provincia di Bolzano e il 55% di Trento). In coda invece la Calabria dove il grado di soddisfazione del servizio si attesta al 33,4%.
Per quanto riguarda invece la percentuale di utilizzo del servizio del trasporto ferroviario a livello nazionale, nel periodo dal 1995 al 2007, tende ad essere stabile.