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“Con il contratto fermo da 5 anni e con la previsione di un altro blocco quinquennale lo stipendio di un insegnante appena assunto è sotto la soglia di povertà per circa 2-300 euro al mese.”
Lo afferma l’FSI scuola Umbria che sottolinea come “ormai le aule scolastiche siano intese dal governo come un semplice parcheggio per futuri disoccupati o emigranti.
Negli altri paesi d’Europa, compresi quelli del sud gli stipendi sono cresciuti, magari di poco, ma nel nostro Paese c’è già stato un calo dell’8% del potere d’acquisto e continuerà negli anni a venire.

Se a questo aggiungiamo che i comuni non possono permettersi neppure di pagare i materiali od il riscaldamento si capisce come l’insegnamento non sia più visto come formazione culturale e strumento di elevazione sociale ma solo come un peso, un costo da pagare.
Con queste politiche oscurantiste il declino dell’Italia è  assicurato e quella nazione che ha dato al mondo il Rinascimento ed esempi d’arte e cultura elevatissime non esiste già più ed andrà ancora peggio nel futuro.”

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