Alla Telecom, mentre il valore delle azioni della società ha perso circa il 30%, sembra non preoccupi molto l’idea che della compagnia telefonica si stanno facendo i “clienti”, i quali vengono spesso trattati anche in Umbria come sudditi, come dimostrano alcune segnalazioni di cittadini di Todi giunte in redazione.
“La verità – spiega in proposito la Federconsumatori – è che Telecom, che si trova in posizione largamente dominante nel settore della telefonia mobile ed è quasi monopolista in quella fissa, non ha interesse a investire soldi per migliorare la qualità dei servizi e per ridurre i costi agli utenti, preferendo premiare i suoi dirigenti quando puntano ad accrescere le entrate, anche a danno dei cittadini”.
Di un esempio di tale comportamento, sono testimoni alcuni cittadini tuderti che devono procedere a lavori edilizi. “Possono passare mesi – ci viene segnalato – prima che la Telecom si degni di rispondere, almeno con un sopralluogo, a chi deve far spostare dei cavi da abitazioni da demolire o nei pressi di costruzioni da realizzare”. Addirittura in un caso si sarebbe dovuto procedere alla costruzione di una nuova abitazione inglobando in essa i cavi di una linea telefonica prima che alla Telecom decidessero di farsi vedere.
Ritardi, perdite economiche dei privati cittadini e delle imprese di costruzione, rischi di interruzione delle linee: nulla sembra smuovere la compagnia telefonica che per nulla appare interessata al declino della società, legato ad una disaffezione a tutto campo prima dei suoi dirigenti e poi dei clienti attuali e potenziali.