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I carabinieri indagano su tre o cinque giovani che frequentano un istituto superiore; gli insegnanti della scuola avrebbero segnalato l'accaduto dopo aver intercettato scambi di immagini tra studenti

La squallida e preoccupante vicenda di giovani “bacati” e violenti nei confronti di una ragazza quindicenne, segnalata da un quotidiano regionale, si arricchisce di nuovi particolari che confermano lo squallore della storia da cui purtroppo non è immune neppure la “sana” provincia.
A Gubbio i carabinieri stanno indagando
su un presunto episodio di violenza sessuale che una quindicenne avrebbe subìto da coetanei, che frequentano lo stesso istituto superiore scolastico, seppur in classi diverse, nel pomeriggio del mercoledì della scorsa settimana.

Sull’indagine continua a essere mantenuto il massimo riserbo da parte degli inquirenti. Ma qualcosa filtra e sembra che siano stati proprio gli insegnanti ad accorgersi che alla ragazza era successo qualcosa, avvisando i genitori che hanno portato la quindicenne in ospedale per accertamenti.
Inevitabile anche la comparsa del video-telefonino col quale i nostri “eroi” avrebbero documentato la violenza, anche se al momento sembra che le immagini siano state solo trasmesse ad altri giovani ma non immesse sul web. Sarebbe stato proprio questo scambio di immagini ad insospettire gli insegnanti che le hanno intercettate.

Se la vicenda dovesse trovare conferma, il Tribunale dei minori di Perugia si troverà a dover pelare una “brutta gatta”, perché pochi sono disposti a classificare i fatti come una semplice, stupida, ragazzata e la voglia di “sicurezza”, come recentemente dimostrato, non si attenua quando i protagonisti sono giovani di buona famiglia italiana.

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