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La Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro otto aziende, perquisito uffici ed abitazioni ed interrogato decine di persone: il raggiro opera di due organizzazioni criminali

L’Umbria ancora al centro di una nuova indagine di livello nazionale, stavolta per una truffa milionaria nel settore delle telecomunicazioni. Si parla addirittura di un danno a carico della Telecom nell’ordine di 50 milioni di euro.
L’inchiesta, partita dal Nucleo speciale frodi telematiche di Roma e dal Nucleo di Polizia tributaria di Napoli in collaborazione con la squadra mobile della Questura di Firenze, ha visto impegnata nell’operazione conclusiva anche la Guardia di Finanza di Perugia, Foligno ed Assisi.
Secondo le prime ricostruzioni, due organizzazioni criminali, una delle quali di stampo camorristico, erano riuscite ad impadronirsi delle chiavi informatiche di accesso ai computer della società telefonica attraverso il personale dipendente di imprese di pulizie presso la Telecom.
Attraverso le password sono state effettuate oltre 30 mila ricariche intestate a soggetti inesistenti, spesso extracomunitari.
In provincia di Perugia hanno sede alcune delle società utilizzate per fornire il supporto tecnico alle concessionarie dei numeri a tariffazione aggiunta, necessario per consentire la truffa.
Le Fiamme Gialle hanno posto sotto sequestro otto aziende, perquisito gli uffici e le abitazioni di undici persone ed interrogato un’altra decina.

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