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L'ispettorato del Ministero del Lavoro ha censurato ad un policlinico laziale una prassi che ha visto anche in Umbria una vera esplosione

Forse la stagione delle esternalizzazioni in sanità ha iniziato un percorso inverso, con buona pace di quanti utilizzavano tale strumento sia per “imbellettare” le statistiche, sia per avere una strada più comoda per far lavorare gli amici.
La novità viene dal vicino Lazio, per cui presto si propagherà anche in Umbria dove la moda non ha mancato di prendere piede.
Da alcuni mesi è in atto una vertenza relativa al contratto stipulato dall’Azienda Universitaria Policlinico di Tor Vergata per l’appalto del servizio di espletamento di attività ausiliarie ai servizi sanitari con una società esterna, recentemente censurato con un provvedimento di prescrizione dall’Ispettorato del Lavoro.
Ovviamente, a fronte di tale prescrizione la Direzione Aziendale del Policlinico Tor Vergata ribadisce la profonda convinzione della correttezza formale e sostanziale dell’appalto medesimo.
Tuttavia l’Azienda ritiene opportuno ribadire la propria disponibilità a procedere perché venga attuato il processo di reinternalizzazione delle attività ausiliarie ai servizi sanitari e riconferma ancora una volta, quale assunzione di responsabilità sociale, la disponibilità a partecipare con le parti sociali a tavoli tecnici regionali, costituiti allo scopo di individuare e percorrere soluzioni tecniche possibili, nel rispetto della legislazione vigente in materia.

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