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L'animaletto di origine americana insediatosi dall'inizio degli anni 2000 intorno a Perugia è l'obiettivo di un progetto di cattura e "rimozione" finanziato dall'Ue per salvare i locali scoiattoli rossi che rischiano di essere sterminati da quelli yankee
scoiattolo grigio

Abbiamo parlato più volte su questo sito, registrando interventi di tecnici del settore e di chi vorrebbe proteggere l’invasore e di chi non voleva spendere, del pericolo dello sterminio degli scoiattoli rossi autoctoni ad opera di scoiattoli grigi americani importati in modo sconsiderato in Italia e finiti anche in Umbria nei dintorni di Perugia a partire dal 2000.

La piccola colonia yankee, proprio per la capacità di riprodursi velocemente e sopraffare gli scoiattoli rossi, rischiava di debordare sul resto del territorio ed invadere anche zone appenniniche dove il loro controllo sarebbe una questione titanica.

L’unione europea, che già aveva inserito lo scoiattolo grigio tra le specie aliene da combattere, ha deciso di cofinanziare con il programma Life il progetto U-Savereds in Umbria, per fronteggiare l’invasione americana.

L’intervento di ‘rimozione’ degli scoiattoli yankee inizierà  ad ottobre  e si concentrerà su un’area di circa 50 chilometri quadrati, vicino al centro di Perugia
Il progetto, guidato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), prevede inizialmente incontri con la popolazione, le associazioni, gli animalisti, per arrivare a definire un piano operativo entro il primo trimestre del 2015. L’intervento costerà complessivamente 1.433.241 euro di cui 716.620 di contributo europeo.
Già stanno tentando l’ “eradicazione”  degli scoiattoli grigi,finanziata dall’Ue, il Piemonte, la Liguria e la Lombardia.

Ufficialmente l’obiettivo principale di questo progetto è la conservazione dello scoiattolo rosso europeo ( Sciurus vulgaris ) in Umbria e della biodiversità negli ecosistemi dell’Appennino.scoittolo rosso
Un altro obiettivo primario è quello di ottenere un ampio consenso tra l’opinione pubblica a sostegno di azioni di gestione. Tali interventi comprendono la cattura umana e l’eradicazione di scoiattoli grigi invasivi in conformità con le leggi sul benessere degli animali.

Più in dettaglio,  tra i risultati attesi:
rimozione di almeno l’80% della popolazione scoiattolo grigio stimata in Umbria;
restauro di almeno due popolazioni di scoiattolo rosso sub-urbane e un aumento densità della popolazione nelle zone in cui la specie sta scomparendo a causa della presenza dello scoiattolo grigio;
la rimozione di un potenziale problema di salute pubblica causato dallo scoiattolo grigio: il contatto con questo animale fiducioso, che vive in aree urbane ad alta densità potrebbe portare ad un aumento del rischio di malattia (ad esempio micosi) in persone con sistema immunitario indebolito.

Poichè il numero dei “grigi” in circolazione è in Umbria relativamente ristretto, questa sarà l’occasione per i loro difensori di evitare, con un’adozione accompagnata da sterilizzazione, che la loro eradicazione sia più dolorosa e costosa per le finanze pubbliche.

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