Condividi su facebook
Condividi su twitter
Un servizio mandato in onda dalla tv tedesca punta il dito in particolare sulla pista ciclabile del Trasimeno “presa ad esempio di spreco di denaro pubblico"
Trasimeno pista ciclabile

Per accrescere la reputazione dell’Umbria nel Nord Europa e in particolare in Germania, – ha annunciato l’assessore Bracco – la Regione sta per individuare una Agenzia internazionale che possa promuovere delle campagne di comunicazione e promozione dell’Umbria e delle sue eccellenze”.

Dietro la decisione la diffusione un reportage mandato in onda su ARD Dar Erste, il primo canale della tv pubblica tedesca che definiva inquinate le acque del Trasimeno.
L’assessore regionale all’Ambiente, Silvano Rometti, a precisato che “non solo il lago Trasimeno è balneabile, ma addirittura classificato ‘eccellente’ secondo i parametri di classificazione di balneabilità che si basano su una serie di indicatori chimici, fisici e biologici monitorati da tempo, con frequenza costante e periodica, da parte dell’Arpa su tutti i lidi in oltre 15 punti di rilevazione e soprattutto è confermato dalle 5 vele assegnate quest’anno dalla Guida Blu di Legambiente e Touring Club a Tuoro sul Trasimeno”.
Relativamente al sistema fognario e depurativo, realizzato nel tempo con soli fondi nazionali e regionali,  l’assessore Rometti precisa che “è perfettamente efficiente ed adeguato agli agglomerati e quindi al carico dei residenti e dei fluttuanti. I depuratori infatti, rispondono ai livelli depurativi previsti dalle normative italiane e comunitarie e non vi è alcuna procedura di infrazione in merito.

La Regione considera il lago Trasimeno uno degli assets ambientali più importanti del territorio – ha detto Rometti – per questo sta investendo nuove e cospicue risorse per elevare ulteriormente lo stato di qualità del sistema di depurazione e si sta realizzando un anello circumlacuale che convoglia tutti gli scarichi in un nuovo impianto centralizzato che abbatte totalmente i nutrienti”.
Mai il lago Trasimeno è stato, da cinquanta anni a questa parte, così bene dal punto di vista ambientale – ha precisato inoltre Rometti –  ancora oggi il livello del lago è abbondantemente sopra lo zero idrometrico, anche grazie alle politiche regionali su un uso consapevole della risorsa idrica che hanno permesso di eliminare tutti i prelievi civili dal Lago grazie alla realizzazione   dell’acquedotto (10 ml investiti), mentre i prelievi irrigui sono stati quasi azzerati attraverso il collegamento alla diga di Montedoglio, con un investimento di oltre di cento milioni di euro”.

Ma il servizio mandato in onda dalla tv tedesca punta il dito in particolare sulla pista ciclabile del Trasimeno “presa ad esempio di spreco di denaro pubblico”: la pista – precisano dagli uffici regionali – si componeva di tre stralci funzionali finanziati con fondi comunitari e con il cofinanziamento dei Comuni interessati, quindi di Castiglione del Lago, Tuoro sul Trasimeno, Passignano e Magione.
La pista ciclabile, realizzata per i primi due stralci, solo in parte presnta una criticità in due piccoli tratti per i quali è stato escluso, per non alterare l’assetto del terreno e mantenere l’integrità dell’ambiente,  qualsiasi ipotesi di ricarico.
Vista l’importanza che la pista ciclabile riveste sia dal punto di vista strategico e socioeconomico, la Regione si è già attivata,  per apportare le migliorie necessarie al suo ottimale utilizzo programmando interventi di manutenzione straordinaria adatti a riqualificare il tratto di pista interessato di recente dal superamento dello zero idrometrico delle acque del Lago.

Anche se come lascia intendere l’assessore Bracco, dietro al servizio ci sono i ben noto interessi delle agenzie turistiche che vogliono promuovere siti dove le stesse hanno fatto grossi interessi, la vicenda dovrebbe stimolare una maggiore attenzione da parte di tutti a risolvere per tempo i problemi che possono danneggiare l’immagine umbra all’occhio, interessato o no, del turista estero.

E quindi non solo tardiva appare la promessa degli uffici regionali di pensare solo ora a programmare  interventi di manutenzione straordinaria adatti a riqualificare il tratto di pista che ha fatto scandalo, ma insufficiente perchè di situazioni finanziate in parte dall’Ue e rimaste a metà o in vistoso deterioramento in Umbria ce ne sono altre e quelle sul lago di Corbara, per esempio, potrebbero presto essere oggetto di qualche altro servizio.

Fare le cose presto e per bene e non offrire il fianco a critiche è il miglior biglietto da visita per l’Umbria ed il miglior antitodo ai veleni della concorrenza.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter