Condividi su facebook
Condividi su twitter
Con questo libro Simone Mazzi è stato capace di saper fare molte cose che tecnicamente sono ineccepibili e hanno un loro valore: ricercare, disegnare, impaginare, editare.
Mazzi Simone libro

La storia di un “paese da fiaba” come è Monte Castello di Vibio, non poteva che essere raccontata a fumetti”: così l’autore Simone Mazzi motiva la pubblicazione di “Monte Castello di Vibio si racconta…a fumetti”, presentato nei giorni scorsi in Provincia nell’ambito di UmbriaLibri.
Edito dal Cesvol nell’ambito della collana “Quaderni del volontariato”, in realtà si tratta di una riedizione, in quanto la prima uscita, circa 10 anni fa, fu curata direttamente dal Centro stampa della Provincia di Perugia.

Con questo libro il lettore viene accompagnato in un percorso ideale, quello stesso percorso che ognuno dovrebbe compiere quando si mette in viaggio per visitare un luogo sconosciuto.
Così, dalle origini del nome di Monte Castello di Vibio, dai grandi personaggi della storia, agli eroi locali che hanno legato il proprio nome a questa terra, senza accorgersene ci si ritrova immersi nella storia dei monumenti: il Teatro della Concordia, noto per essere “il teatro più piccolo del mondo”, la maestosa Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo, l’antica torre Porta di Maggio, gli scorci e i vicoli caratteristici.
Nulla è trascurato, tutto è osservato con l’occhio del visitatore che per la prima volta giunge in questo luogo, in cui il tempo sembra essersi fermato.
È una guida preziosa ed accurata, capace di affascinare
non solo i bambini, che si lasciano guidare da questo linguaggio, ma ogni lettore. È uno strumento piccolo, ma ricco di tesori nascosti, come lo è il paese che è raccontato.

L’autore – secondo quanto sostengono nella presentazione del volume il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi e l’assessore provinciale alla cultura Donatella Porzi – è stato capace di saper fare molte cose che tecnicamente sono ineccepibili e hanno un loro valore: ricercare, disegnare, impaginare, editare.
Ma, oltre a ciò, egli è stato capace di seguire fino in fondo l’impulso della sua fantasia, il disegno mentale della sua emozione, il gusto del tutto soggettivo di scegliere delle parole da far interagire con delle immagini disegnate.
Egli è stato capace di amare fino in fondo il suo paese-città e di sottoporre questo amore alla prova del tempo.
Il fatto che egli, quasi un decennio dopo, scopra che quell’amore non ha perso nulla del suo fascino e della sua vitalità, vuol dire che le grandi passioni ancora esistono”.
 L’autore, nel corso della presentazione ha sottolineato come la sua passione per questo genere è nata sin da bambino e che la sua esperienza in Provincia lo ha aiutato ad acquisire conoscenze nel campo della grafica e dell’impaginazione.

 

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter