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Lo spettacolo “Memoria Indifferente – le Donne della Resistenza”, in programma lunedì 14 aprile alle ore 21.00 alla Sala delle Pietre dei Palazzi comunali di Todi
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 Todi celebra il 70mo anniversario della Resistenza con lo spettacolo “Memoria Indifferente – le Donne della Resistenza”, in programma lunedì 14 aprile alle ore 21.00 alla Sala delle Pietre.

 Lo spettacolo, un tributo alla Resistenza partigiana al femminile ed alle donne partigiane, organizzato dagli Assessorati alle Pari Opportunità ed alla Cultura del Comune di Todi in collaborazione con l’Anpi di Todi, è una narrazione a fumetti, accompagnata da musica dal vivo, messa in scena da Gianluca Foglia, in arte “Fogliazza”, vignettista del sito Anpi, illustratore, blogger per “Il Fatto Quotidiano”, storyborder e autore teatrale.

Una rappresentazione che parla di Resistenza e di donne, in particolare dell’incontro dell’autore con diverse donne partigiane e delle emozioni suscitate in lui da questi incontri.
Un viaggio non attraverso la memoria diretta dei testimoni ma attraverso le sensazioni, le riflessioni suscitate da quei racconti in una persona di oggi.

Uno spettacolo che usa quale filo rosso della narrazione, oltre alla parola e alla musica, eseguita dal vivo, delle tele che ritraggono fumettisticamente i volti di quelle donne ormai anziane.
Lo spettacolo trova il suo punto di forza, oltre che nei ritratti disegnati delle donne partigiane, nel format fatto di elementi eterogenei e immediati che si alternano ripetutamente.
Per la predominanza di ritratti e storie femminili, la presenza del fumetto rende lo spettacolo particolarmente adatto ai giovani, capace di un linguaggio più vicino a loro.

 Il progetto teatrale si compone di quattro elementi fondamentali: il disegno (con ritratti a fumetti eseguiti attraverso il nome di battaglia di ogni partigiana); la voce del narratore (l’autore dei disegni racconta l’incontro con le donne partigiane); la musica (un chitarrista esegue musiche originali, aprendo e chiudendo la narrazione e intervenendo musicalmente fra un ritratto e quello successivo); le voci registrate (si riferiscono alle interviste fatte dall’autore alle donne partigiane e interpretate dalla lettura di Gemma Bigi, che raccontano la testimonianza di ogni ritratto, oltre alla voce originale di Ugo Pellegri di Parma, deportato in Germania, significativo filo rosso di congiunzione tra le due esperienze).

 

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