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Emergono divisioni tra gli avvocati della media valle del Tevere umbro sulla competenza territoriale del tribunale di Spoleto o Perugia
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Come dice il buon Trapattoni “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.
A rovinare le aspettative dei legali ( sembra non tutti) della media valle del Tevere umbro una nota su alcuni quotidiani e blog locali, a firma di quattro avvocati tuderti e di altri appartenenti al Foro Spoletino, comunicato congiunto degli avv.ti Francesco Morini, Mauro Pennacchi, Carlo Alongi e Gigliola Rossi del foro di Todi e degli avv.ti Mauro Minci, Pietro Morichelli, Maria Letizia Angelini Paroli, Massimo Sabatini e Irene Finocchi dell’Ordine forense di Spoleto, secondo la quale la rettifica del territorio della ex Sezione di Todi con l’accorpamento con Perugia potrebbe non trovare più l’adesione di molti legali tuderti che avrebbero avviato una proficua collaborazione con i colleghi di Spoleto.

Pronta la reazione dei “filoperugini
Infatti i delegati degli Avvocati della Media Valle del Tevere:
Avv. Giampiero Biscaroni, Avv. Augusto Battisti, Avv. Valeriano Tascini, così ribattono: ” Nell’esprimere il nostro più ampio stupore, e raccogliendo l’invito di tanti colleghi che ci chiedono di chiarire la questione, ribadiamo che il Foro Tuderte ritiene ancora prioritario l’obiettivo auspicabile e concretamente possibile di ottenere l’auspicato accorpamento con il tribunale perugino.

Ognuno ha il diritto di incontrarsi a titolo personale con chi vuole, ma ciò non legittima a parlare a nome di tutti e, soprattutto, non basta a sovvertire la volontà e le scelte effettuate da tempo dagli avvocati della Media Valle del Tevere.
D’altra parte i legali tuderti che hanno sottoscritto la nota sono soltanto quattro, tutti appartenenti ad un unico studio legale. Non è stato neppure riferito che tra i colleghi presenti all’incontro conviviale, che ha visto una ridotta partecipazione degli avvocati della MVT, vi è stato anche chi ha ribadito la volontà di tornare con Perugia.

L’esiguità numerica dei firmatari dimostra che quanto riferito dalla stampa è una posizione del tutto isolata, ma ciò che più ci rammarica è che quel comunicato venga utilizzato in modo strumentale per danneggiare l’azione condotta da tempo, in modo trasparente, dagli Avvocati della Media Valle del Tevere insieme alle amministrazioni locali e ai parlamentari umbri, approvata anche dai cittadini firmatari di una petizione popolare.
Coloro che vogliono contrabbandare un’aspettativa personale, non condivisa dalla maggioranza degli Avvocati della MVT che non hanno conferito alcun mandato ai firmatari della nota, tengano a mente che il servizio giustizia non è di pertinenza esclusiva degli avvocati ma appartiene soprattutto alle popolazioni interessate ed anche alle istituzioni locali che hanno scelto di lottare per contrastare la “deportazione” a Spoleto . “

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