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D’accordo anche sui nuovi criteri che la legge introduce per qualificare e rendere più legate all’agroalimentare umbro la somministrazione e la degustazione dei cibi in azienda
agriturismo

“L’agriturismo in Umbria – ha detto, tra l’altro, il presidente di Turismo Verde Umbria, Giampiero Rosati all’assemblea regionale di Turismo Verde che si è svolta a Perugia nella sede della Cia dell’Umbria- è una realtà ormai consolidata che, partendo dai pochi valorosi pionieri degli anni ’70 e ’80, è diventato un fenomeno di grande rilevanza.
Oggi in tutto il Paese sono oltre 20mila le aziende agrituristiche, delle quali circa 1.300 (per la precisione 1.296 alla fine del 2013) nella nostra regione; un punto di forza per l’economia di interi territori e, insieme, un naturale completamento della normale offerta turistica, da valorizzare opportunamente per promuovere, in maniera integrata, le tante eccellenze di cui è particolarmente ricca anche la nostra regione.”

Il presidente di Turismo Verde Umbria ha espresso un giudizio positivo sulla nuova legge in discussione in Consiglio regionale.
“La nuova normativa dovrà essere l’occasione per ridurre il più possibile la burocrazia che pesa come un macigno sulle nostre aziende agrituristiche; la parola d’ordine dovrà essere “semplificazione” in tutti i percorsi amministrativi, compresi i controlli che comunque dovranno essere efficaci ed analoghi a quelli messi in atto per altre strutture ricettive.

Bene ha fatto la Regione – ha continuato Rosati – a togliere quei limiti quantitativi (numero di posti letto e, conseguentemente, di posti a sedere nei ristoranti agrituristici) che non tenevano conto dell’effettiva ampiezza aziendale, rimettendo correttamente il comparto nei  suoi confini naturali, consentendo cioè la massima libertà all’iniziativa imprenditoriale nel rispetto della principalità dell’attività agricola.”
“Siamo d’accordo anche – ha concluso – sui nuovi criteri che la legge introduce per qualificare e rendere più legate all’agroalimentare umbro la somministrazione e la degustazione dei cibi in azienda.”

Intervenendo ai lavori dell’assemblea l’assessore regionale all’agricoltura, Fernanda Cecchini, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra i diversi comparti che contribuiscono ad arricchire l’offerta turistica nella regione. “Siamo partiti dal presupposto – ha spiegato – che, in Umbria, gli agriturismi, che sono molti, vanno ulteriormente qualificati. Per questo il disegno di legge sarà più flessibile con chi rispetta le regole e più rigido con chi non le rispetta. Si basa sulla multifunzionalità delle aziende introducendo un elemento di assoluta novità, le fattorie sociali; l’auspicio è che queste attività possano portare più valore aggiunto al territorio rurale dell’Umbria”.

Il presidente della Cia dell’Umbria, Domenico Brugnoni, ha concluso l’assemblea confermando la grande attenzione della Confederazione per tutte le attività praticate dall’agricoltura multifunzionale; tra queste, in primo luogo, l’agriturismo, le fattorie didattiche e sociali, proprio quelle che vengono disciplinate dalla nuova legge regionale. “
Dobbiamo fare in modo – ha detto – che l’applicazione di questa normativa innovativa sia l’occasione per snellire le procedure burocratiche e per fornire un sostegno concreto a tutti coloro che hanno puntato sulla diversificazione delle loro attività, in primo luogo ai giovani imprenditori.”
Brugnoni ha, quindi, sollecitato la Regione, in particolare l’assessorato al turismo, a completare al più presto la composizione del Tavolo per la promozione integrata dal quale finora è rimasta esclusa la componente agricola.

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