Per i libri di testo di una quinta professionale non si potrà spendere più di 120-140 euro l’anno; 370 euro, invece, sarà la spesa massima di un alunno che frequenterà la terza classe di un liceo classico.
E’ quanto prevede il decreto firmato dal Ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni con cui vengono fissati già per l’anno scolastico 2008/2009 i tetti di spesa per i testi scolastici scelti dai docenti per ciascun anno di scuola secondaria superiore.
Dal prossimo anno, quindi, a differenza di quanto è avvenuto in passato, il costo dell’intera dotazione libraria dovrà essere mantenuto entro i limiti massimi di spesa indicati nel decreto.
Si tratta di una innovazione che viene incontro ai circa 2 milioni e 600 mila ragazzi che frequentano le scuole statali superiori e che potrà consentire alle loro famiglie di contenere, almeno in parte, le spese per l’istruzione dei propri figli.
Il decreto prevede per ogni anno di corso e per ogni tipologia di scuola il prezzo massimo complessivo della dotazione libraria entro la quale i docenti potranno operare le proprie scelte.
Con i nuovi “tetti”, alla luce del monitoraggio effettuato quest’anno, il 40% delle classi delle scuole superiori italiane dovrà abbassare l’importo complessivo della spesa per i libri.
Alcuni esempi di quanto costeranno al massimo i libri alle famiglie sommando i prezzi di tutti e cinque gli anni di studio.
Per un istituto professionale la spesa non potrà superare in media 913 euro; per gli istituti tecnici, che costeranno durante i cinque anni poco più di 1.200 euro, si oscillerà dai 1.115 euro previsti per l’aeronautico ai 1.290 di un nautico.
E mentre per gli “artistici” (licei ed istituti d’arte) la spesa massima complessiva per tutti e cinque gli anni sarà mediamente di 1.000 euro, studiare nei licei classici e scientifici costerà al massimo 1.490 euro.
Le famiglie dei ragazzi che percepiscono un reddito massimo di 15.000 euro possono altresì usufruire della gratuità parziale dei libri prevista dalla finanziaria 2007 (art. 1, comma 628) per i primi due anni di corso.
Il Ministero ha anche attivato un sistema di rilevazione delle adozioni dei libri di testo, in modo tale da poter tempestivamente controllare gli eventuali sforamenti dei limiti di spesa da parte delle scuole.
Il mancato rispetto dei tetti di spesa sarà tempestivamente contestato alle scuole inadempienti.
Il Ministro Fioroni ha dichiarato che “la scuola italiana farà, come sempre, tutta la sua parte per dimostrare che è possibile conciliare la qualità dell’insegnamento con costi sostenibili per le famiglie. Credo anche che la scuola non sia l’unica a doversi fare carico di un problema così importante e sono certo che anche gli editori collaboreranno a questa operazione trasparenza, in modo da diradare ogni eventuale dubbio sulla correttezza del mercato e sull’attenzione alle esigenze di chi ha meno mezzi. Non credo, infine, che ne potrà risentire la libertà di insegnamento: ne risentirà, e finalmente in modo positivo, la libertà e il diritto di ricevere un’istruzione che, è bene ricordarlo, non può diventare un lusso per pochi.”
in allegato il testo del decreto coi costi annui per singola scuola