Sarà un’occasione importante per verificare l’impegno a coniugare lo sviluppo di una importante attività e la qualità dell’aria, nonché la salute dei cittadini, il convegno in programma venerdì 25 gennaio nel comune di Sinalunga, dell’Associazione Italiana delle Città del Laterizio (A.I.C.L.).
Della associazione fanno parte numerose città umbre tra cui Marsciano, Avigliano Umbro, Bevagna, Castelviscardo, Foligno e Todi.
L’associazione, che è attiva da più di un anno, ha tra i suoi obiettivi la costituzione di una rete nazionale delle città in cui si è venuta a sviluppare una significativa attività nel campo della produzione dei laterizi a livello industriale, artigianale o artistico.
Nei piani dell’Associazione c’è anche lo sviluppo di una collaborazione fattiva che sia di sostegno alle imprese produttrici, alle istituzioni museali, ai centri di ricerca e di innovazione ed in generale a vari soggetti pubblici e privati che si occupano di salvaguardia, studio e conoscenza della tradizione e del valore produttivo e culturale del laterizio.
Già negli incontri che si sono svolti in passato (tra i quali spicca il Convegno Nazionale che si è tenuto a Perugia nel maggio del 2007) si è parlato di riuso delle fornaci dismesse, recupero e valorizzazione delle cave, ristrutturazione dei centri storici, ma anche di qualità della vita, risparmio energetico e compatibilità ambientale, quali ambiti concreti di intervento.
Economia e impresa da un lato, ma anche cultura (quella che fa parte di tutta la tradizione italiana) e rispetto dell’ambiente dall’altro. E proprio di questo si parlerà nel prossimo appuntamento del 25 gennaio a cui si spera parteciperà una rappresentanza anche del Comune di Todi, la cui popolazione si attende anche provvedimenti concreti (centraline di monitoraggio fisse della qualità dell’aria, indagini epidemiologiche mirate) per dissipare un clima di sospetto e di disagio.
- Redazione
- 24 Gennaio 2008
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