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Rifondazione comunista, già insofferente per la mancata collegialità delle scelte, lamenta poca trasparenza nell'assunzione dei collaboratori e nell'attribuzione dei premi di produttività ai dipendenti
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A Marsciano. nei giorni scorsi, l’assessore comunale Giansandro Alunni Roveri ha preannunciato con una lettera al sindaco Gianfranco Chiacchieroni la rinuncia alla delega del personale.
Due, principalmente, i problemi alla base della decisione che incrina i rapporti tra Rifondazione comunista ed il primo cittadino: le modalità di attribuzione dei punteggi nelle recenti selezioni per l’assunzione di collaboratori comunali (troppo sbilanciate a favore del colloquio orale) e la questione dei premi di produttività al personale, di cui l’assessore aveva chiesto il blocco in attesa di una più attenta valutazione dei risultati realmente perseguiti dai singoli dipendenti. Il fatto che l’Amministrazione abbia provveduto al pagamento, senza prendere in considerazione le osservazioni dell’assessore delegato, è stata evidentemente la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Oltre ad invocare più trasparenza, Rifondazione comunista chiede maggiore collegialità nelle scelte, un elemento che si lamenta sia spesso mancato anche in passato.

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