Condividi su facebook
Condividi su twitter
Il sistema italiano è più "odioso" che nel resto d'Europa dove la "tassa sui focolari" è più bassa

Il fisco italiano pesa sul prezzo dei carburanti per autotrazione meno della media europea.
Ma non per il gasolio da riscaldamento, per il quale l’imposizione fiscale italiana è pari al 49,8% contro il 27,3% di media europea. 
Dunque le lamentele dei petrolieri, sul versante benzina, non solo sono infondate ma anche fatte col “sorcio in bocca”. Un “sorcio”, la necessità di scaldarsi, che ha poche possibilità di sfuggire perchè grava su tutti e prescindendo dal reddito o possibilità alternative.
In particolare sulla benzina in Italia il peso della componente fiscale è pari al 58,2%, a fronte del 60,7% di media europea, e soprattutto contro il 64,0% della Gran Bretagna, il 62% della Francia e il 64,3% della Germania. In Spagna, invece, la pressione fiscale è del 43,1%.
Anche se la percentuale italiana di fisco non è la più elevata, dalle tabelle emerge come il prezzo industriale in Italia sia più elevato della media e dei paesi Ue per cui è disponibile la rilevazione. In Italia, infatti, è pari a 0,568 euro, contro lo 0,524 di media Ue, gli 0,518 di Gran Bretagna, lo 0,503 di Francia, lo 0,485 di Germania e lo 0,537 della Spagna.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter