Il fattaccio accadde nella primavera del 1940. L’Italia era sul punto di entrare in guerra eppure a Romazzano di Todi in quei giorni si parlava d’altro. Cosa era successo? Dalla fontana pubblica, posta pochi metri prima del paese lungo la strada di accesso, erano state trafugate alcune pietre. Non pietre qualsiasi, naturalmente.
A sparire erano state le pietre più importanti, quelle che dal 1894, anno dell’ultimo restauro del manufatto, abbellivano la fontana e le davano il nome. Insomma, alla “Fontana delle Palle” qualcuno aveva sottratto proprio le palle. Ossia le tre sfere in pietra poste per bellezza sopra il muro dietro le vasche. Ed insieme alle palle erano sparite pure le basi troncopiramidali, anch’esse in pietra, sulle quali poggiavano.
A dare l’allarme, l’8 aprile, è Torello Faticoni, fontaniere di Izzalini incaricato della manutenzione. Nella lettera inviata al Comune di Todi egli scrive: “Il giorno otto corrente mese circa le ore 17 mi sono recato a Romazzano per la pulizia delle fontane comunali ed ho constatato dai muri soprastanti i lavatoi sono state asportate le pietre capoteste fatte a forma di piramide e palla in cima”.
La segnalazione di Faticoni potrebbe finire qui ma egli non si accontenta. Da fontaniere si trasforma in investigatore e dunque, come fanno tutti gli investigatori di questo mondo, incomincia a fare domande. Del resto l’asportazione, forse su commissione, deve essere avvenuta alla luce del sole e qualcuno sicuramente ha visto. Inoltre le palle erano in pietra e di una certa dimensione, cioè pesavano e dunque, nonostante una palla per definizione rotoli, non devono essere finite lontano.
La soluzione del giallo è insomma vicina, geograficamente vicina. Ed infatti Torello continua così la sua lettera: “Domandato ai paesani chi le avesse asportate, mi riferivano che trovasi collocate sopra le colonne dell’ingresso del giardino del Signor Angelini Umberto. Interrogato il servitore Felici Marino di detto Angelini chi avesse tolte dette pietre mi rispondeva che le ha tolte lui e il colono Sarti Giovanni dietro ordine e presenziati dal Signor Angelini Umberto dicendo che ne avrebbe fatto avvertito contemporaneamente il Comune di Todi”.
A voce l’Angelini non lo fece e se lo fece per iscritto allora le Poste devono avergli smarrito la lettera. Infatti in una nota dell’Ufficio Polizia datata 27 maggio 1940 il Capo Guardia comunica che “il Sig. Angelini non ha ancora provveduto a mettere a posto le palle di pietra che ha tolto arbitrariamente nella fontana dell’acqua potabile di proprietà del Comune nella frazione di Romazzano”. Sullo stesso foglio in data 29 luglio è aggiunto a matita: “Ha promesso che provvederà dopo la battitura del grano”.
Di grano da battere ne deve aver avuto parecchio poiché in data 26 settembre 1940 è il Podestà in persona a scrivere all’Angelini: “Vi prego di provvedere subito alla sistemazione delle pietre capoteste da Voi tolte dai muri del lavatoio di Romazzano”.
Nella copia di tale lettera, conservata oggi presso l’Archivio Storico, qualcuno infine annoterà a matita, in data 20 dicembre: “Ha assicurato di avere tutto sistemato”.
A questo punto è difficile dire se la ricollocazione delle pietre sia avvenuta davvero o meno. Non ci sono altri documenti a testimoniarlo. Non è comunque da escludersi che da Todi altre verifiche non siano state più impartite. Del resto Romazzano era lontana ed una fontana senza palle resta pur sempre una fontana e poi, in piena guerra, c’è altro a cui pensare.
Se veramente furono ricollocate, allora alla metà degli anni Cinquanta furono di nuovo rimosse. Il Comune di Todi costruì sopra l’antica fontana una tettoia in muratura, sorretta sul davanti da pilastrini in mattoni mentre sul retro appoggiata al muro dove erano le palle.
Tettoia allora utile ma oggi certo bruttissima e per di più pericolante. Andrebbe subito demolita. Che bello sarebbe restituire alla fontana le sue palle (anche delle copie se necessario) ripristinando il nome con il quale era conosciuta.
A proposito, quelle originali dove sono finite?
- Massimo Rocchi Bilancini
- 23 Dicembre 2007
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