Otto ore estenuanti di interrogatorio da parte del gip di Perugia Claudia Mattini non hanno fatto cambiare idea a Rudy Herman Guede in merito al suo ruolo nell’assassinio a Perugia di Meredith Kercher.
“Quella sera ero in quella casa ma non ho ucciso Meredith”: l’aveva sostenuto già in Germania, dove è stato fermato, e lo ha riconfermato oggi nel capoluogo umbro.
Qui probabilmente ha fornito maggiori dettagli che dovranno essere riscontrati dagli investigatori guidati dal P.M. Mignini.
Mistero ancora sull’identità delle persone che avrebbe visto o intravisto sulla scena del delitto.
Guede non avrebbe fatto nomi ma ha descritto quello che, secondo lui, è l’assassino di Meredith Kercher.
Non gli sono state neppure mostrate foto, ma sembra che una qualche attività di riconoscimento possa effettuarsi nei prossimi giorni nell’ambito degli accertamenti di competenza della Procura.
Rudy Herman Guede durante l’interrogatorio di garanzia avrebbe ribadito di “non aver mai conosciuto” Raffaele Sollecito e di “conoscere di vista” Amanda Knox.
- Redazione
- 7 Dicembre 2007
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