Domenica 2 dicembre, alle ore 10.30, presso la sala del Consiglio dei palazzi comunali di Todi, verrà presentato il libro di Angelo Passagrilli “Diario di un prigioniero” di suo padre Antonio.
Dalle note di presentazione dell’editore:
“Malgrado tutti i controlli, le punizioni e le severità che usavano i tedeschi”. Malgrado tutto, Antonio si ostina a tenere il suo diario, facendo di esso lo strumento più accanito e testardo di attaccamento alla vita.
Il diario, che Antonio nascondeva con cura nel suo zaino, altro non è che un’agendina del 1940, regalatagli a Piacenza dalla moglie del generale Paglieri, la quale, in occasione delle feste di Natale, lo aveva mandato in banca a ritirare i consueti omaggi per i clienti.
Antonio tenne il libretto sempre gelosamente con sé e su di esso annotò tutto ciò che riteneva degno di nota.
Le annotazioni cominciano con l’inizio della prigionia, il 9 settembre 1943, quando il CIX gruppo è costretto ad arrendersi ai tedeschi, che all’alba hanno attaccato a sorpresa, disarmando e catturando tutti.
Segue la puntuale registrazione, sebbene in forma di appunti scarni e con linguaggio semplice e diretto, di tutto ciò che accade nei due anni seguenti, nella speranza, che non viene mai meno, che quelle note veloci potranno un giorno essere rielaborate con la calma e la tranquillità che solo il calore della propria casa lontana potrà restituire al prigioniero.
E così, anche nei momenti più bui, il lapis di Antonio traccia sulle piccole pagine nomi e date, fissa luoghi e fatti, a partire dal lungo viaggio in treno verso la definitiva destinazione nel campo di Bottrop, con la scrupolosa attenzione di chi non vuol perdere neanche un particolare di un’esperienza che riconosce come abnorme e straordinaria.