Milioni di computer in tutto il mondo sono stati infettati negli ultimi mesi da hacker che li hanno fatti entrare a far parte di network robotizzati, o ‘botnet’, utilizzati per lanciare attività illegali.
Un botnet è una rete di computer compromessi e controllati a distanza, attraverso i quali i pirati informatici possono lanciare attacchi di virus e altre operazioni elettroniche, compreso il ‘phishing’, la raccolta illegale di dati attraverso email e falsi siti internet che appaiono legati a banche o altre istituzioni legittime.
Lo ha reso noto l’Fbi, che ha individuato uno dei principali protagonisti dei cyberattacchi, identificato solo con il nome in codice ‘Akill’.
L’operazione ‘Bot Roast’, lanciata dall’Fbi lo scorso giugno per dare la caccia alle reti di computer schiavizzati da hacker, aveva fatto emergere all’epoca l’esistenza di un milione di Pc infettati.
Negli ultimi cinque mesi ne sono stati individuati un altro milione e l’Fbi ritiene che siano vari milioni quelli interessati dal fenomeno su scala mondiale.
Otto persone sono state incriminate in questi mesi negli Usa e l’Fbi sta ora lavorando con le forze di polizia del resto del mondo per individuare altri pirati informatici.
- Redazione
- 7 Dicembre 2007
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