Prevedono modalità personalizzate per l’accesso a percorsi formativi per la qualifica professionale, ma anche regole ordinarie per gli studenti che rientrano nell’obbligo d’istruzione, le “Linee di indirizzo per la realizzazione del sistema regionale dell’offerta formativa triennale per l’attuazione dell’obbligo di istruzione e del diritto – dovere”, approvate dalla Giunta regionale dell’Umbria.
Le importanti e frequenti innovazioni normative introdotte dal Ministero, hanno prodotto una continua evoluzione del contesto normativo che rende necessario un adeguamento dell’iniziativa regionale, in particolare in seguito all’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni.
La Regione Umbria, in accordo con le amministrazioni provinciali, ha definito un modello dell’offerta formativa triennale per l’attuazione dell’obbligo di istruzione e del diritto-dovere, concertato con le parti sociali e i centri di formazione professionale, in attesa che si definisca un quadro legislativo nazionale più certo e che sia approvato il Programma Operativo Regionale relativo all’Obiettivo 3, al fine di consentire ai centri di formazione professionale presenti nella nostra regione di dare continuità alla loro azione.
Per contrastare il rischio che per l’anno scolastico 2007/2008 vi siano studenti che, avendo conseguito la licenza media in anni precedenti il 2006/2007 e non rientrando quindi nell’obbligo di istruzione, escano dal sistema dell’istruzione e formazione, sono state previste modalità personalizzate per l’accesso a percorsi formativi per il conseguimento di una qualifica professionale.
La legge finanziaria 2007 indica infatti, la possibilità di realizzare l’obbligo di istruzione, sia nella scuola, che nei percorsi integrati triennali e in progetti specifici realizzati da strutture che abbiano un accreditamento.
In questo quadro mutato la Regione propone un modello d’ integrazione, utilizzando sia le risorse ministeriali, sia le risorse europee, permettendo ai centri di formazione professionale presenti nella nostra regione di dare continuità alla loro azione che ha, comunque, bisogno di essere ridefinita in base al mutato quadro normativo e alle nuove modalità di integrazione e personalizzazione degli interventi formativi rivolti a nuove tipologie di utenti”.
L’assessore regionale, nel sintetizzare le novità introdotte, ha spiegato che la modalità ordinaria, finalizzata all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e diritto dovere ed al conseguimento della qualifica professionale, in attuazione dell’accordo Stato-Regioni del 19 Giugno 2003, prevede un biennio a forte valenza orientativa ed un terzo anno più professionalizzante, integrato da misure di accompagnamento al lavoro. I progetti sono presentati da Istituzioni scolastiche, Centri di formazione professionale, Agenzie Formative accreditate.
Le modalità personalizzate ad erogazione flessibile, finalizzate all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e diritto dovere ed al conseguimento della qualifica professionale, anche tramite riconoscimento dei crediti formativi in ingresso ed in uscita ai percorsi, prevedono un primo anno strutturato in moduli di orientamento, “counselling” individuale e di gruppo, e moduli rivolti all’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza. Di seguito è previsto un biennio professionalizzante finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale. La durata dei percorsi è flessibile e personalizzata tramite l’applicazione della procedura di riconoscimento di crediti formativi all’ingresso del percorso e all’uscita dello stesso, approvata con deliberazione della Giunta regionale. I progetti possono essere presentati da Istituzioni scolastiche, Centri di formazione professionale, Agenzie Formative accreditate”.