Condividi su facebook
Condividi su twitter
Il sindaco di Marsciano rompe gli ultimi indugi e muove verso i palazzi perugini nei quali si sta giocando la partita, tutta interna, sul futuro nel nuovo soggetto politico per salvaguardare le nomenclature; già in corso la raccolta di firme a sostegno
chiacchieroni

Il sindaco di Marsciano Gianfranco Chiacchieroni entra a “gamba tesa” nella partita per il futuro segretario regionale del Partito Democratico dell’Umbria, ruolo al quale ha deciso nel corso della giornata di oggi di candidarsi. La notizia è ancora ufficiosa ma proviene da ambienti a lui vicini ed è quindi assolutamente attendibile. Una conferma arriva inoltre dalla raccolta delle firme (ne sono necessarie 500) subito avviata in suo sostegno non solo a Marsciano ma anche a Fratta Todina, Collazzone e Monte Castello, con contatti che si stanno estendendo rapidamente a macchia d’olio (mentre scriviamo ci risultano essere in corso vari incontri, fra cui uno anche a Todi).
A convincere in modo definitivo il veltroniano Chiacchieroni a “trarre il dado” sarebbe stato il non troppo edificante spettacolo al quale si è continuato ad assistere anche in questi ultimi giorni, uno spettacolo all’insegna delle vecchie logiche e dei vecchi metodi, tutti interni alle segrete stanze dei partiti, senza quel coinvolgimento vero dei cittadini che il sindaco di Marsciano aveva già sollecitato invano appena dieci giorni fa e senza quindi quella profonda portata innovatrice e rivoluzionaria che a parole tutti dicono debba essere il tratto distintivo del nuovo soggetto politico.
Il gioco di una parte delle nomenclature dei partiti di avanzare candidature (facendo trasparire una condivisione Ds-Margherita che in realtà non c’è) al solo scopo di bruciarne i nomi dei papabili si è alla fine logorato. Con sempre sullo sfondo le ingombranti figure di Bocci e Bracco, anche la proposta dell’assessore del Comune di Perugia Wladimiro Boccali ha iniziato a bruciarsi poco dopo che è stata avanzata, tanto è vero che la Margherita gli ha contrapposto subito quella della massetana Maria Pia Bruscolotti.
Chiacchieroni ha deciso così di porre fine alla manfrina buttando sul tavolo tutto il peso dell’autorevolezza che gli deriva dai risultati elettorali ed amministrativi fin qui conseguiti. Un modo per il suo, forse, anche per rimescolare le carte e mettere all’angolo quanti, troppi, in questi giorni stanno pensando con le proprie manovre più che alla soluzione migliore per il Partito Democratico al proprio collocamento nei prossimi anni all’interno dei futuri scenari, cominciando dalla partita per la presidenza della Regione a scendere.
Domani si dovrebbe tenere una riunione della direzione dei Democratici di sinistra. La mossa di Chiacchieroni sarà sicuramente uno dei punti più caldi all’ordine del giorno. Si capirà solo in quel momento se esistono ancora i margini per una soluzione veramente condivisa, a fronte della quale il primo cittadino marscianese potrebbe forse essere disposto a fare un passo indietro, o se invece varcherà definitivamente il Rubicone per marciare come un novello Giulio Cesare verso i palazzi della regione.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter