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Bocci sarebbe deciso a declinare l'investitura; dopo Bottini e Boccali si parla anche della massetana Maria Pia Bruscolotti; un ruolo anche per Gianfranco Chiacchieroni e Catiuscia Marini
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Continua la “bagarre” sul nome del futuro segretario del Partito Democratico dell’Umbria. Gianpiero Bocci continua a ricevere consensi e sollecitazioni ad accettare l’investitura, ma più aumentano le pressioni e più lui sembra intenzionato a declinare cortesemente la proposta per privilegiare la sua carriera politica nazionale.
Ormai sembra quasi certo che non se ne farà nulla e quindi è tutta una ricerca di soluzioni alternative, che però non raccolgono nessuna lo stesso livello di condivisione. Qualcuno aveva parlato nei giorni scorsi di un “fattore B”, giocando sul fatto che dopo Bocci i nomi più citati fossero quelli di Bottini (Ds) e di Boccali (Margherita).
Come se non bastasse in questi ultimi giorni si è aggiunto anche quello della massettana Maria Pia Bruscolotti, anch’essa autorevole esponente della Margherita, la cui candidatura non sarebbe vista da tutti di buon occhio.
Il tempo però stringe: ottobre è alle porte e Veltroni sta per arrivare in Umbria. In questo clima di incertezza e di fluidità, nel quale stanno giocando un ruolo anche il sindaco di Marsciano Chiacchieroni (che è intenzionato a presentare una propria lista) e l’ex sindaco di Todi Catiuscia Marini (che l’amico Veltroni vorrebbe componente della segreteria), non è escluso che alla fine rispunti addirittura il nome dell’attuale segretario dei Ds Fabrizio Bracco, il quale ha sostenuto a lungo di non essere candidato, ma da ultimo ha fatto capire che in mancanza di rinnovamento anche lui si ritiene della partita: come dargli torto?

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