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I controlli effettuati dal Corpo forestale dello Stato dopo la denuncia di una quindicina di persone

Dopo il sequestro di un fabbricato, due cantieri e la denuncia di una quindicina di persone tra progettisti, ditte costruttrici e proprietari di immobili, si potrebbe allargare l’indagine in corso a Montecchio sulle ville abusive. I primi provvedimenti sono stati adottati alla fine di una serie di accertamenti ed indagini avviate lo scorso anno per conto della Procura della Repubblica di Orvieto, sull’attività edilizia in varie zone agricole, dal comando provinciale di Terni del Corpo forestale dello Stato. E stato accertato che erano state costruite delle vere e proprie ville di campagna, mascherate sotto la classificazione di ampliamenti di edifici ad uso abitativo preesistenti, mentre in realtà si trattava di piccole rimesse per attrezzi o ricoveri per animali di cubatura ridottissima e non aventi i requisiti previsti dalla legge per ottenere il regolare permesso di costruire. Il modus operandi dei progettisti era quello di aumentare falsamente nei progetti le dimensioni degli edifici esistenti, mentre quello dei proprietari, su indicazione delle ditte costruttrici che organizzavano un vero e proprio mercato immobiliare teso alla vendita e realizzazione dei progetti approvati, era quello di attestare falsamente l’uso abitativo o, addirittura, la stessa esistenza d’immobili non più presenti da anni. Le indagini, svolte sui permessi rilasciati a partire dal 2004, hanno coinvolto in qualche caso, in caso di successiva vendita del terreno con progetto autorizzato, anche i nuovi acquirenti dei terreni che si sono ritrovati sott’inchiesta in qualità di committenti dei lavori, a volte come soggetti inconsapevoli della non regolarità del permesso. Ora l’indagine si starebbe spostando, in particolare, sulle concessioni edilizie ottenute dalle ditte costruttrici. Questa ulteriore fase dell’indagine potrebbe dunque arrivare anche ad ampliare il cerchio delle responsabilità.

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