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Quasi l'1% di prodotti da organismi geneticamente modificati anche nell'agricoltura biologica
riso

Doccia fredda, anzi gelata, per i sostenitori dell’agricoltura biologica e di quanti temono che qualche scienziato pazzo o solo incosciente costringa le persone ad ingerire sostanze di cui ancora non è stato testato l’effetto e che alla fine si dimostrino dannose. Il Consiglio Agricoltura dell’Ue, ha approvato a maggioranza qualificata il nuovo regolamento comunitario sugli alimenti biologici, che per la prima volta ammette una soglia di tolleranza per eventuali contaminazioni di ogm fino allo 0,9% (come per i prodotti convenzionali). In altre parole, pur essendo sempre vietato utilizzare organismi geneticamente modificati nella produzione degli alimenti bio, questi potranno continuare a essere etichettati come tali anche quando saranno “contaminati” fino allo 0,9% con materiale transgenico. Ciò a causa della defezione dell’ultima ora della Polonia, che inizialmente insieme all’Italia, Grecia, Belgio ed Ungheria, sosteneva la tesi dal Parlamento europeo (che aveva chiesto una soglia pari allo “zero tecnico”, equivalente allo 0,1%).
L’introduzione della soglia di tolleranza dello 0,9% per gli ogm è stata fortemente voluta dalla Commissione europea, confortata dalle pressioni favorevoli provenienti dai produttori e soprattutto distributori di alimenti biologici del Nord Europa.
La decisione dell’Ue lascia adesso una buona parte dei consumatori europei senza più la possibilità di scegliere fra prodotti possibilmente “contaminati” da ogm e prodotti certificati come ‘esenti da ogm’, una categoria, quest’ultima, che finora coincideva con il biologico
Forte preoccupazione per il passo indietro che il biologico europeo dovrà registrare è espressa da Cia-Confederazione italiana agricoltori, Coldiretti, Legambiente, Aiab, Amab e gli altri componenti della Coalizione liberi da Ogm
Viene anche rimarcato come La Commissione europea ed il Consiglio dei ministri agricoli Ue, con una decisione che ha vanificato la posizione del Parlamento Europeo, danno un altro serio colpo al rapporto di fiducia fra i cittadini europei e le istituzioni comunitarie, che ormai vedono la comunità europea come quella della industria e della finanza e non quella dei popoli. Viene ora chiesta urgentemente una legge nazionale che preservi il “bio” italiano da ogni contaminazione da Ogm, superando e rigettando ove possibile, le imposizioni delle lobby stranieri produttrici di semi modificati geneticamente.
Quanto possa fare la modificazione dei geni è dimostrato da una esperienza sicuramente a fin di bene, la quale però ammonisce sulla possibile incontrollabilità di eventuali apprendisti stregoni, che viene dal Giappone. Un gruppo di ricercatori di Tokyo ha messo a punto una varietà di riso che induce l’organismo a produrre anticorpi contro il colera. Gli esperti giapponesi hanno in pratica inserito il gene per la tossina colerica nel Dna della pianta del riso, ottenendo piantine e chicchi di riso con la tossina. Il riso raccolto da queste piante è risultato capace di indurre una risposta immunitaria nell’organismo.

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