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L'esposizione, punta di diamante delle celebrazioni per il frate-poeta, ha richiamato oltre 12 mila visitatori in sei mesi di apertura

Si è chiusa ieri, 3 giugno, la mostra “Iacopone da Todi e l’arte umbra nel Duecento”, uno degli appuntamenti culturali più importanti delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte del frate-poeta tuderte.
L’esposizione è rimasta aperta per sei mesi, caratterizandosi anche per una proroga della sua conclusione (inizialmente avrebbe dovuto concludersi i primi di maggio). Pur non essendo stato ancora diffuso il bilancio definitivo della manifestazione, nei giorni scorsi era stato reso noto che a metà maggio la mostra aveva registrato, in 150 giorni di apertura, oltre 12 mila visitatori (in media un’ottantina al giorno).
“A prima vista – ha scritto il “Corriere dell’Umbria” – potrebbero essere considerati non tantissimi, ma va considerato che la figura di Iacopone da Todi è molto di “nicchia” e che perlopiù viene legata alla letteratura”.
Una curiosità a margine: a dicembre 2006, l’assessore alla cultura Enrico Menestò (nonchè curatore di una sezione della mostra), nell’ambito della conferenza stampa di fine anno aveva diffuso in proposito una nota per sottolineare il successo di “un evento che ha fatto registrare, in meno di un mese, circa 10 mila presenze”.

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