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Getulio Petrini risponde all'attacco di Maurizio Giannini

Getulio Petrini, oggetto della “testata” al petto portata in mattinata dal candidato della lista civica “Todi viva”, risponde “senza replicare” all’attacco. Poche righe per dire che non ha nulla di cui vergognarsi e che comunque non gradirà, durante la campagna elettorale, ulteriori intromissioni di Giannini nella sua vita privata.

“Ho letto con stupore e poi rabbia l’aggressione a freddo portata alla mia persona dal Sig. Giannini – scrive Petrini. A freddo perchè non vi è traccia di un qualsiasi mio intervento pubblico o privato che lo chiami in causa e da cui debba difendersi. Non è mia intenzione replicare alle insinuazioni, alle intromissioni nella mia vita privata (per sua informazione sono iscritto all’INPS come lavoratore dipendente dal 1979 e poi all’INPDAP dal 2001), non ho alcun incarico istituzionale in società pubbliche (sono vicepresidente del Parco 3A, società di diritto privato, da pochi mesi a seguito di un evento luttuoso che ha colpito il Presidente), faccio politica utilizzando il tempo libero e le ferie, leggo quando posso (è un reato?) e nella vita privata faccio anche tante altre cose che credo non debbano interessare il Sig. Giannini, come a me non interessa la sua quotidianità. Non avere rispetto delle persone è una caratteristica di chi non sa come ottenere visibilità e di chi non ha idee da proporre. E quando si supera il limite c’è il codice penale. Vedremo”.

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