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Nuove tecniche per individuare soluzioni eco-compatibili nella lavorazione delle olive

Il Frantoio oleario Antonio Zamporlini di Todi insieme all’Istituto di ricerca sull’olivicoltura del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Isafom) è impegnato nel progetto Ue Inasoop (Integrated approach to sustainable olive oil tables olives production) volto alla riduzione dell’impatto ambientale della produzione di olio di oliva. Finanziato nell’ambito del VI Programma Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico dell’Unione europea il progetto è coordinato dal Centro per il trasferimento delle tecnologie (Ttz) di Bremerhaven in Germania, con l’ausilio del Consorzio Olivicolo Italiano Unaprol.
Sono più di 10 milioni le tonnellate di reflui oleari prodotti ogni anno nella sola Europa, alle quali potrebbero presto aggiungersi anche le scorte della lavorazione delle olive di Australia, Usa e Sud America nuovi paesi produttori di olio di oliva.
Il gruppo di ricerca sta sperimentando nuove tecniche per individuare soluzioni eco-compatibili nella lavorazione delle olive. In tutto partecipano 21 partner tra enti di ricerca, associazioni di produttori e Pmi di olio di oliva e di olive da mensa e imprese di servizi ambientali di Grecia, Italia, Portogallo e Spagna.
I principali risultati di questa collaborazione internazionale sono: un vademecum di procedure standard e di criteri che le piccole e medie imprese del settore potranno adottare per garantire sostenibilità ambientale alla produzione di olio di oliva.

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