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Le società di capitale secondo l'Annuario Economico dell'Umbria

Una fotografia del sistema imprenditoriale regionale: è quella che emerge dall’Annuario Economico dell’Umbria 2006, volume edito dalla Esg89 nel quale sono raccolti i bilanci delle principali società di capitale ed evidenziati in ordine di grandezza sia i rispettivi fatturati che gli utili conseguiti. Premesso che i dati contabili, desunti da quanto depositato dalle stesse società di capitale presso la Camera di Commercio, sono riferiti all’esercizio 2004, cercheremo qui di rappresentare la situazione che emerge a livello territoriale. Va tenuto comunque presente che tali informazioni rivestono un valore meramente indicativo, non fosse altro perchè ormai superate abbondantemente dal tempo e con un quadro congiunturale che, come confermato anche dall’ultima trimestrale della Camera di Commercio, appare in deciso miglioramento, con dinamiche addirittura migliori di quelle del centro Italia.
In testa alla lista in quanto a volumi di affari c’è la Tyssenkrupp Acciai Speciali di Terni con quasi 1.773 milioni di euro, che doppia la Pac-Conad, seconda in classifica con 942 milioni di fatturato. Alle sue spalle, a sua volta ben distanziata, compare la Coop Centro Italia con 594 milioni e, un gradino più sotto, la Colacem  (440 milioni), presente anche al sesto posto con la Colabeton (243 milioni) e al tredicesimo con la finanziaria di famiglia Financo (142 milioni).
La prima azienda con sede legale nel comprensorio della media valle del Tevere a comparire in graduatoria è il Gruppo Margaritelli di San Venanzo, quattordicesimo con oltre 130 milioni di euro di fatturato, che stacca di alcune lunghezze la Elettromontaggi di Massa Martana (107 milioni), la quale precede di poco l’altra primaria realtà massetana, la Angelantoni Industrie (102 milioni). In ventottesima posizione, con ricavi per quasi 86 milioni di euro, troviamo le Fornaci Briziarelli di Marsciano, alla cui spalle c’è la Sangemini (79 milioni), poco più in basso la Farchioni di Giano dell’Umbria (62 milioni) e, a maggior distanza, il Gruppo Valigi di Torgiano (43 milioni).
Entro le prime cento posizioni figura anche la Emu di Marsciano, con un fatturato di 32 milioni di euro, mentre con quasi 29 milioni c’è, una decina di gradini a valle, la Baccarelli Nazareno di Pantalla, che precede di poco la Angorbrizi di Torgiano (27 milioni). Il nome della città di Todi ricompare in classifica in virtù dei risultati della Eles (25 milioni di euro), mentre quello di Marsciano ad opera della Sidernestor (oltre 24 milioni). A loro ridosso troviamo poi tre società delle quali abbiamo raccontato la storia nelle pagine precedenti: Spazzoni Giuseppe, SEA Società Edile Appalti ed Ediltevere. Nello stesso raggruppamento si rintracciano pure la Vetrospecial di Acquasparta e la Elcom System di Pantalla, entrambe intorno ai 20 milioni di euro di giro di affari.
Il territorio di Giano dell’Umbria è rappresentato pure dall’industria alimentare Bianconi (17 milioni di euro), seguita a ridotto dalla Aisa Acciai Speciali (la cui leadership nel proprio settore è illustrata a pagina 6) e quindi dalla Banca Popolare di Todi. Tra le due compare, in 184^ posizione, la Checcarini di Marsciano, che distanzia di diverse decine di posizioni un gruppo di  altre aziende anch’esse marscianesi quali la Gmp, la Clam, la F2M e la Fratelli Valigi. E’ poi la volta della Lennok, un’altra impresa della quale trovate narrate le vicende a pagina 3 unitamente a quelle della collegata IMA. Ben piazzata nel panorama economico regionale c’è inoltre la Moretti Petroli di Marsciano, con la quale interrompiamo fermandoci alle prime quattrocento posizioni la nostra ricognizione all’interno delle oltre 2.300 società citate nell’Annuario.

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