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L'industria grafico-editoriale di Todi compie vent'anni
litograflogo

Se c’è una storia che può contenere e riassumere in modo emblematico il senso di una bella avventura imprenditoriale e, al contempo, le potenzialità spesso poco conosciute del sistema economico e produttivo locale, questa è la storia della Litograf di Todi, industria grafica editoriale di cui quest’anno ricorrono i venti anni dalla fondazione. Due decenni densi di attività e di continui scatti in avanti, durante i quali l’azienda ha fatto tantissima strada senza mai perdere – neppure oggi che ha conquistato i mercati più importanti e con essi una maturità piena – quella spinta propulsiva verso l’innovazione che fin dall’inizio la contraddistingue.
Alla base dell’ammirabile sviluppo in termini di strutture, di fatturato e di immagine c’è una politica societaria caratterizzata da investimenti costanti nei macchinari più avanzati ma anche nella ricerca di una sempre maggiore professionalità, in una logica complessiva orientata a consolidare i rapporti con la clientela curando ogni dettaglio e perseguendo in maniera quasi maniacale la qualità, la cui certificazione conseguita nel 2004 ha rappresentato soltanto l’ultima tappa burocratica di un lungo quanto consapevole processo di crescita interno.
Ma cosa fa, cosa produce, cosa esce in pratica dal moderno stabilimento della Litograf, un complesso di oltre duemila metri quadrati di superficie coperta (di cui ben 500 occupati dalla sala stampa) più altrettanti all’aperto, sede realizzata su proprio progetto e nella quale uomini e mezzi si sono trasferiti nel 2003? Dire che escono riviste, libri, cataloghi commerciali, guide turistiche, pubblicazioni d’arte e religiose sarebbe sicuramente riduttivo. L’organizzazione aziendale è infatti strutturata, come poche altre realtà nel centro Italia, per fornire un servizio completo che va dallo studio grafico e creativo alla prestampa, dalla stampa alle lavorazioni speciali, dalla legatoria alla cellophanatura e postalizzazione, fino ad arrivare ad un ufficio logistico interno in grado di gestire le consegne sia in Italia che all’estero. Non è un caso, quindi, se Litograf è riuscita a conquistare grazie tali capacità e competenze l’attenzione e la fiducia dell’editoria e dell’imprenditoria nazionale.
L’incidenza delle commesse locali sul giro d’affari totale è piuttosto ridotto, visto che l’azienda lavora per la maggior parte con agenzie di pubblicità, studi grafici e case editrici della capitale, che a loro volta controllano un mercato nazionale e non solo. Proprio per essere più vicina alla clientela, Litograf ha da anni un proprio ufficio di corrispondenza a Roma, mentre più di recente ha iniziato a sviluppare una rete commerciale in Toscana. I nomi dei clienti più importanti non vengono mai fatti, per una questione di rispetto e riservatezza, ma basta entrare nell’ampia sala riunioni con la sua  originale vetrata affacciata sul profilo della città di Todi per rendersi conto che da qui escono prodotti che promuovo l’immagine di grandi multinazionali del lusso, delle più importanti istituzioni pubbliche del Paese e di società di assoluto prestigio.
La società ha la sua forza propulsiva nella perfetta complementarietà fra i tre fondatori (Mario Adanti, Ivano Giontella e Renzo Boschi), ai quali già da qualche anno si sono affiancati con successo i rispettivi figli (Laura, …… e Matteo), già proiettati in settori ben definiti della vita aziendale e quindi in grado di assicurare non una semplice continuità generazionale ma una ulteriore crescita sia esterna che interna. Come ogni buona impresa, infatti, il gruppo Litograf ha un altro suo punto di forza nel personale, formato da una squadra ormai affiatata che supera le trenta unità, numero che non tiene conto del pur notevole indotto generato. Si tratta di personale altamente specializzato in grado di gestire un flusso di lavoro completamente in digitale, garanzia di una qualità e resa cromatica senza uguali in fase di stampa, elemento distintivo della produzione firmata  Litograf.
Del Gruppo fa parte anche la “Editrice Tau”, una società più giovane ma pur sempre con un decennio di lavoro alle spalle, molto attiva soprattutto nel settore delle pubblicazioni religiose, delle guide turistiche e dei libri d’arte, alcuni dei quali proposti con successo anche ad istituti di credito, enti e grandi imprese con delle personalizzazioni che rendono i volumi un’originale oggetto per la regalistica aziendale. Un modo questo che coniuga mirabilmente “fare cultura” con “fare impresa” e che da vent’anni a Todi fa volare alta quella “invenzione stupenda” – come la definì Galileo Galilei – che è stampa, aprendo nuove prospettive ad un’impresa che ha saputo e sa guardare continuamente al futuro.

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