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Il film girato a Todi, città ideale per raccontare la storia di un uomo ricco ma molto solo, che, la notte di Natale, decide di affittare una compagnia di attori per far loro interpretare la famiglia che non ha mai avuto
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La conferenza stampa di presentazione del film "Una famiglia perfetta" di  Paolo Genovese, tenutasi in pompa magna lunedì 1 ottobre a Todi, ha permesso di alzare il sipario sulla trama del commedia, della quale finora si sapeva ben poco.
Protagonista della pellicola, prodotta da Medusa Film e Lotus Production, è Leone, interpretato da Sergio Castellitto, uomo ricco ma molto solo, che, la notte di Natale, decide di affittare una compagnia di attori per far loro interpretare la famiglia che non ha mai avuto.
La storia é ispirata a un film spagnolo del 1996, Familia di Fernando Leon de Aranoa, che però era sviluppato in modo diverso, più sul giallo e sul thriller.
"Era un film che volevo fare da dieci anni – spiega Genovese, reduce dal successo al botteghino dei due Immaturi – e dall’inizio avevo pensato a Castellitto come protagonista, ora é magnifico realizzarlo con il cast che volevo".
Quale location perfetta per una famiglia perfetta è stata individuata Todi, sia per il legame di affetto del regista Genovese, che qui ha una residenza da ormai cinque anni, sia perchè fu definitiva anni fa da studiosi americani "la città ideale", la più vivibile del mondo".
Genovese ha spiegato che gli fu offerto insieme a Miniero. "Accantonammo il progetto – ha spiegato – però prendemmo i diritti del soggetto per utilizzare l’idea, il tema di affittare una famiglia ci aveva colpito, rimanda all’ineluttabilità delle scelte nella vita di ognuno. Con questo film si punta a una commedia diversa da quelle realizzate finora. Qui c’è un impianto teatrale, molti dialoghi, tutto si svolge in 24 ore. Ilaria Occhini ha definito il nuovo film di Genovese "una commedia pirandelliana".

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