Penso – ha detto la presidente – che in considerazione dell’attuale crisi finanziaria sia necessario rafforzare la necessità di utilizzare anche altri indicatori complementari al PIL, per permettere una più giusta determinazione del livello reale di sviluppo e di coesione delle diverse aree dell’Europa, e quindi anche in grado di poter aiutare in una più attenta identificazione dei bisogno di ogni singolo territorio”.
Catiuscia Marini, a nome del Comitato delle Regioni ed in qualità di relatrice del parere sulle nuove politiche di coesione europea ha incontrato, presso la sede della Commissione europea a Bruxelles, il Commissario Ue alle politiche regionali, Iohannes Hahn.
In questa fase di discussione della proposta della Commissione Europea di regolamento dei nuovi Fondi – ha detto la presidente Marini rivolgendosi al Commissario europeo – è di particolare rilevanza il confronto tra il Comitato delle regioni, la Commissione ed il Parlamento.
Ciò che vorrei innanzitutto sottolineare e che, proprio in presenza di una crisi economica così pesante e che investe ed interessa in particolare l’Europa, i nuovi Fondi potrebbero rappresentare un’occasione positiva, sia per garantire maggiore incisività alle politiche di coesione, sia come strumento per agevolare la crescita e la ripresa economica in tutto il nostro continente. Per questo motivo ciò che come Regioni auspichiamo è che vi sia, per il Fondo di coesione, un budget adeguato alla ambiziosa strategia di Europa 2020. Così come dobbiamo definire criteri che consentano un equilibrato trattamento di tutte le Regioni d’Europa”.
“Le Regioni sono nella maggior parte dei casi i gestori finali delle risorse comunitarie, ed in alcuni casi anche soggetti cofinanziatori. Per questo riteniamo che, in base al principio della concertazione molto caro all’Europa comunitaria, vi debba essere un pieno coinvolgimento delle Regioni nella elaborazione e negoziazione del Contratto di partenariato che ogni singolo Stato membro dovrà sottoscrivere con la Commissione europea. E sarebbe auspicabile, ha concluso la Presidente, che il Contratto di partenariato venisse firmato anche dalle Regioni. Almeno nel caso in cui vengano affidate ad esse compiti di primo piano nella elaborazione e gestione dei programmi comunitari”.