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Il Convegno tuderte, su una materia che viene affrontata anche a Trevi, intende presentare le attività svolte da 3A - Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria
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L’Umbria verde non può non avere un occhio di riguardo per la biodiversità.
Proprio oggi “Il valore economico della biodiversità” sarà al centro della conferenza internazionale a Villa Fabri di Trevi, sede dell’Osservatorio regionale per il monitoraggio della biodiversità, il paesaggio rurale e la progettazione sostenibile.  

Organizzata da Regione Umbria, Università di Perugia e Fondazione Villa Fabri, la conferenza si propone di fare il punto della situazione a livello internazionale per quanto riguarda gli aspetti metodologici ed operativi della valutazione della biodiversità e chiarire i legami fra nuovi strumenti per la conservazione della biodiversità ed il mantenimento del suo valore. Particolare attenzione, inoltre, verrà data alla necessità di disporre di dati di qualità ed aggiornati, mediante efficaci ed efficienti sistemi di monitoraggio, quale base per ogni successiva azione di valutazione.
Non mancheranno alcune proposte operative finali.
  
Ma l’attenzione al problema si avrà anche a Pantalla di Todi dove nella sala Angelo Cortesi del Castello venerdì 2 dicembre ci sarà il convegno di presentazione  del “servizio di conservazione e ampliamento delle banche regionali della biodiversità
Il Convegno, intitolato  “Coltiviamo la biodiversità 2011” intende presentare le attività svolte da 3A – Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria che ha svolto le attività in stretta collaborazione con il Dipartimento di Biologia Applicata e con il Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali dell’Università degli studi di Perugia.

Per porre un freno alla continua erosione e perdita di germoplasma di interesse agrario, la Regione Umbria ha in questi ultimi dieci anni finanziato, con fondi a valere sui P.S.R., diverse attività a carattere di ricerca, studio e collezione di varietà e razze locali. L’attuale Servizio di Conservazione e Ampliamento delle banche regionali della Biodiversità rappresenta l’ideale continuazione di precedenti azioni di conservazione.
Le attività, ad oggi nel secondo anno di esecuzione, sono state finalizzate non solo alla gestione di quanto in passato raccolto, ma anche al relativo ampliamento delle collezioni. Parallelamente sono state intraprese delle iniziative volte sia alla caratterizzazione e studio delle varietà recuperate, sia alla loro valorizzazione.

Nell’ambito del convegno verranno inoltre presentate le raccomandazioni europee per la conservazione e valorizzazione della Biodiversità di interesse Agrario frutto del lavoro di scambio di esperienze dei partner del progetto Interreg IVC REVERSE (scambi regionali e politiche per la protezione e la valorizzazione della biodiversità in Europa) di cui la Regione Umbria è partner.
 Il progetto, coordinato dalla Regione Aquitania, vede la partecipazione di 14 partner provenienti da 7 paesi europei: Francia, Italia, Spagna, Grecia, Germania, Estonia e Slovacchia.

Sabato poi a Todi all’Istituto Agrario di Todi si parlerà della PAC 2014-2020 nonché dei vincoli e delle opportunità che da essa verranno per l’agricoltura umbra
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