Scrive, infatti, la consigliera “Tale stravolgimento ha comportato in tutti i comuni dell’ambito gravissimi disagi : tutti i servizi e le risorse economiche che in precedenza erano garantiti ottimamente dal comune di Todi, improvvisamente, con l’assegnazione del ruolo di capofila al comune di Marsciano, sono venuti a mancare.
E per di più non potranno nemmeno essere reintegrati, in quanto il comune di Marsciano, obbligato a rispettare i vincoli imposti dalla legge 78/2010, non può assumere ulteriori impegni finanziari e non può garantire alcuna assunzione di personale.
Alla luce di tutto ciò, proprio per evitare che ogni singola amministrazione comunale , pur di mascherare le difficoltà di gestione e i disservizi subentrati dal cambio del comune capofila, attinga alle proprie risorse sacrificando il denaro dei propri cittadini per sostenere questa causa politica, si richiede con forza che venga riassegnato il ruolo di capofila per i servizi sociali al Comune di Todi, l’ unico in grado di adempiere a tale ruolo.”
Nel frattempo, “i sindaci hanno comunque provveduto a riattivare il servizio di assistenza sociale ognuno per il proprio territorio, affidando degli incarichi temporanei ed attingendo alle risorse delle proprie casse comunali.”