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Il tipico dolce di carnevale e i ferri con i quali vengono realizzate ospiti domenica 16 febbraio al Mercato della Terra di Slow Food che si svolgerà per l'intera giornata sotto i Portici Comunali
cialde-marsciano

Ospiti speciali del Mercato della Terra di Slow Food, domenica 16 febbraio a Todi, le cialde, un dolce tipico di Carnevale made in Marsciano. Le cialde sembrano avere un’origine antichissima, ma ancora oggi vengono preparate in occasione dei suggestivi riti che coinvolgono la comunità marscianese in questo periodo, come il rogo del fantoccio Sansimino.

In passato, venivano prodotte nella zona con ferri artigianali di pregio che permettevano la decorazione e la personalizzazione della cialda con fregi, disegni o stemmi araldici.
I ferri da cialda hanno una tradizione molto antica: affondano le loro radici fin dai tempi dei Greci e dei Romani, ma registrano un vero e proprio sviluppo nel ‘500 quando nasce la tradizione di possedere e conservare i ferri di famiglia. Le famiglie nobili infatti vi fanno incidere sopra il loro stemma.

La tradizione locale racconta poi che intorno al 1600 venne istituita la Compagnia del Purgatorio o Signoria del Carnevale, con lo scopo di raccogliere offerte in denaro e in generi alimentari per celebrare le messe in onore alle anime del Purgatorio, a cui si dava il merito di aver difeso Marsciano dall’assedio dei fiorentini. Una parte di quanto raccolto veniva destinata alla preparazione delle cialde che venivano poi distruibuite alla popolazione durante il Carnevale.

I ferri da cialda, presenti dunque per secoli nelle cucine di famiglie e di comunità religiose, fino al secolo scorso erano un immancabile dono nunziale. Le piastre riportavano le iniziali dei due neosposi, quelle di lei su un lato e quelle di lui sull’altro, cosicché quando la cialda veniva cotta mostrasse il loro “sigillo d’amore”.

Ancora oggi, il procedimento per realizzare le cialde è molto simile a quello di cinquecento anni fa. Nel corso dei secoli gli artigiani marscianesi si sono distinti per l’abilità nel realizzare queste piastre, dal momento che la forgiatura richiede una grande esperienza e una notevole manualità che vanno ben oltre quelle di un comune fabbro.
Gli ultimi artigiani hanno quindi deciso di riunirsi in comunità locale chiamata “dei Ferri da Cialda di Marsciano” per salvare i segreti della lavorazione e tramandare alle nuove generazioni gli antichi canoni della forgiatura, comunità che sarà presente domenica pomeriggio sotto i Portici Comunali di Todi per una degustazione.

Il Mercato della Terra Slow Food, appuntamento della terza domenica del mese, inizierà come sempre alle 10:00 del mattino per proseguire fino alle 18:00. Una decina le aziende agricole presenti per mostrare e vendere i prodotti agricoli di stagione ma anche, appunto, per mantenere vive alcune tradizioni del mondo rurale.
Tornando ai ferri da cialda, per chi fosse interessato, sono presenti in Umbria due belle collezioni che sono conservate nella Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia e al Museo del Vino di Torgiano.

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