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Apprendiamo lieti, dopo la lettura del loro comunicato, come i gruppi consiliari della destra, dopo anni di silenzi e totale mutismo nella massima assise comunale – a tal punto da far pensare che, più che a persone in carne ed ossa, fossimo di fronte a personaggi di cartapesta – abbiano finalmente palesato la propria esistenza con un’accorata difesa del sindaco Ruggiano, dopo le polemiche insorte per un commento di un consigliere di opposizione apparso sui social.

La posizione del Gruppo Consiliare del Partito Democratico, tanto per evitare equivoci, è chiara e netta. Il commento di cui tanto si parla, con una rilevanza mediatica che certo non si è dedicata a tante altre vicende incresciose che hanno coinvolto esponenti locali della destra in questi anni, è una sgrammaticatura grave, intrisa di uno stile che non è certo quello dei Consiglieri Comunali del Partito Democratico. Se il Sindaco Ruggiano e i suoi sostenitori in Consiglio Comunale si sentono diffamati, agiscano di conseguenza nelle sedi opportune facendo valere le eventuali responsabilità – che, giova ribadirlo, sono personali – senza mistificare la realtà chiedendo abiure o lapidazioni di chicchessia a chi siede dall’altra parte nella massima assise.

Allo stesso tempo, però, respingiamo con nettezza il vittimismo ipocrita e la strumentalizzazione politica messa in scena in queste ore da Ruggiano e dai suoi supporters (non sappiamo se imbeccati anche dai soliti mestatori nel torbido, il cui posizionamento politico è sempre subordinato ai propri interessi personali). Questo perché se c’è qualcuno che ha imbarbarito da anni il dibattito pubblico cittadino è proprio Ruggiano, col suo fare da “bullo di quartiere” e le sue offese continue a chi ha osato e osa dissentire rispetto alla sua pessima condotta amministrativa.

Ricordiamo tutti le frasi di dileggio del Sindaco di Todi per attaccare i comitati nati a difesa dell’Ospedale di Pantalla, quando il nostro inventò di sana pianta un incidente stradale ai danni “di uno di quelli che raccolgono le firme”, definendo provvidenziale il possibile danno subito da quella persona. In quel caso si era dimenticato della “dignità di chi è malato”? Noi, allora come oggi, pensiamo che la salute delle persone – di tutte! – sia cosa molto seria, sulla quale non si deve scherzare. Ed oggi, quindi, non possiamo che augurare ad Antonino Ruggiano di riprendersi in fretta e bene.

Appare, però, inverosimile che i componenti della maggioranza facciano addirittura i “verginelli” dopo gli episodi che si sono susseguiti negli anni vedendoli silenti. Ad esempio, l’annosa vicenda della raccolta fondi durante la pandemia per l’acquisto  di ventilatori polmonari da donare alla USL Umbria 1, in buona parte mai giunti a destinazione. Oppure l’imbarazzante vicenda della incompatibilità di Ranchicchio, a tutt’oggi ancora sub judice e, addirittura, il giudizio per minacce e percosse cui è sottoposto un consigliere di maggioranza, vicenda che ha dell’incredibile.

Aggiungiamo, infine, che, al netto della condanna del commento per i motivi di cui abbiamo detto, non possiamo che ribadire con forza che continueremo a fare opposizione ad un primo cittadino e ad una giunta che giudichiamo pessimi, al di là delle strumentalizzazioni che Ruggiano e maggioranza provano ad utilizzare quando si sentono in difficoltà. Un’opposizione sui contenuti e sul merito amministrativi, esercitando i poteri ispettivi e di controllo che la legge e i regolamenti affidano ad ogni consigliere e in particolare, piaccia o no, a quelli d’opposizione.

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