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Italia Viva non ha alcuna pregiudiziale ideologica nel chiudere il ciclo dei rifiuti attraverso i termovalorizzatori.
Tuttavia siamo contrari al Piano Regionale dei Rifiuti varato dalla Giunta Tesei che prevede la costruzione di un nuovo grande impianto regionale.
La ragione è semplice : Non serve.Produciamo 450mila tonnellate annue di rifiuti urbani di cui 300mila recuperati con la raccolta differenziata il cui residuo di 50mila t porta a 200mila tonnellate il materiale da poter bruciare.

Questa quantità sarebbe smaltibile con gli impianti già esistenti ovvero i due cementifici di Gubbio che possono utilizzarne potenzialmente fino a 100mila t, nonché l’inceneritore di ACEA a Terni che recentemente si è vista riconosciuta , dalla magistratura, la possibilità di bruciare nel proprio impianto anche i rifiuti urbani. Altre modeste eccedenze , per chiudere il ciclo dei rifiuti in Umbria, possono passare attraverso il conferimento a impianti già operativi in altre regioni limitrofe sempre più affamate di materiale.

Del resto non è con l’apertura di un nuovo sito che si potranno lenire i disagi ambientali che già da tempo soffrono le città di Terni con i suoi due inceneritori o Gubbio con i sui cementifici o Orvieto che ospita la più grande discarica umbra gia’ ampliata dalla Giunta Tesei e situata a soli 1900 metri dal Duomo in linea d’aria.

Semmai gli ingenti investimenti diretti e indiretti che la costruzione e il funzionamento del nuovo sito comporterebbe meglio sarebbe utilizzarli proprio per migliorare tecnologicamente gli impianti esistenti efficentandoli sotto il profilo dell’impatto ambientale e delle ricadute positive sulle tariffe a carico degli umbri. Non solo, ma un ripensamento di quanto deciso dalla Giunta Tesei, eviterebbe un ulteriore stress a cui sottoporre la popolazione circa la localizzazione del costruendo nuovo impianto con infinite e conseguenti proteste, comitati, raccolte firme e sit-in in una regione , come l’Umbria, ormai sull’orlo di un collasso demografico epocale e conseguente contrazione della produzione dei rifiuti urbani. 

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