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Leggiamo con piacere le favole che il nostro primo cittadino ci racconta a mezzo stampa (come ormai da tempo ci ha abituati). Nonostante ciò, ci sentiamo in dovere  di smentirla caro Sindaco perché per i cittadini e le cittadine di Todi, la vita non è così bella come lei la raffigura. Possiamo così, grazie a dati statistici, smontare le tante menzogne pre elettorali raccontate al solo scopo propagandistico.

Se ritiene che la nostra cittadina sia così virtuosa, tanto da sentirsi superiore ai 43 amministratori umbri che protestano per i tagli del governo centrale ai fondi per i comuni. Se per lei, la sinistra ragiona su schemi vecchi e fuori dal tempo, a noi invece, ci sembra evidente che il suo schema sia ancora più semplicistico. Ci risulta infatti, che il bilancio comunale tuderte sia abbondantemente risanato dall’aumento della pressione fiscale. Il Sindaco Ruggiano, già in campagna elettorale per le imminenti elezioni regionali, smentisce così, il suo Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO). Nel PIAO si legge chiaramente che la pressione fiscale è aumentata da 661 euro nel 2015 a 802 euro nel 2022. Di fatto, Todi in una graduatoria tra i 15 maggiori comuni umbri, è al quarto posto per pressione fiscale, preceduta solo da Perugia, Orvieto e Corciano. A tutto questo, si aggiunge l’aumento della TARI che nel periodo 2016-2024 è aumentata di 726.641 euro (22,4%).

Ad aggravare l’impoverimento del territorio, con il graduale smantellamento dei servizi, si registra un peggioramento anche per quanto riguarda gli indici di performance sanitaria. Il rapporto annuale prodotto dal Consorzio per la Ricerca Economica (CREA) sanità 2024, assegna un indice di performance alla Regione Umbria pari a 0,39, collocandola al quindicesimo posto fra le Regioni Italiane. Lo stesso indice nel 2019 era superiore a 0,60 e la regione Umbria era al settimo posto fra le Regioni Italiane. Sindaco, se ha coraggio, provi a difendere l’ospedale della Media Valle del Tevere invece di raccontarci favole!

Meglio non va neanche dal punto di vista demografico per la nostra Todi. Continua, come dimostrato dai dati, il calo della popolazione tuderte. I residenti al 31 dicembre 2023 sono 15.588 con una variazione nell’anno di  -110 (0,70%), portandoci in ultima posizione tra i 15 comuni con oltre 15 mila abitanti.

Insomma, una serie di amenità da buttare in pasto agli elettori, condite da opere pubbliche propagandate ma mai iniziate (Caserma Vigili del Fuoco, scuola di Collevalenza), tanto per citarne le più significative. Spese abnormi per contributi a pioggia senza bandi, opere pubbliche di piccola entità, costate un patrimonio e di dubbia utilità (pista ciclabile di 1 km scarso in mezzo al nulla costata 250.000 euro di denaro dei contribuenti), pavimentazione di Via Ciuffelli e Via Mazzini fatta, sistemata e di nuovo da rifare, a distanza di meno di un anno dalla chiusura dei cantieri!

Questa descritta da noi è la città vera, non la Ruggianolandia che il Sindaco ci racconta nella sua intervista. Un primo cittadino da bocciare e rimandare su tutta la linea al prossimo anno accademico BOCCIATO!

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