Si è conclusa la 16esima edizione di “InCanto d’Estate, Festival di Musica d’Autore”, la manifestazione, organizzata dalla Pro Loco di San Venanzo con il patrocinio del Comune di San Venanzo, che si è tenuta presso il parco di Villa Faina a San Venanzo dal 10 al 14 luglio 2024.
“Quest’anno abbiamo registrato la presenza di oltre 4mila spettatori“, commenta il direttore artistico Filippo Pambianco. “Siamo molto contenti di come è andata – prosegue – e di aver chiuso questa edizione con il concerto dei Tiromancino che ha richiamato a San Venanzo parecchie persone. Ringrazio tutti i volontari e tutti gli sponsor che ci hanno sostenuto e che ci supportano da sempre. Senza di loro quest’evento non sarebbe cresciuto così tanto nel corso degli anni”.
Domenica sera lo splendido parco di Villa Faina ha fatto da cornice alle due ore di concerto dei Tiromancino. Federico Zampaglione e compagni hanno regalato al pubblico presente i loro più grandi successi da “Angoli di cielo”, a “Un tempo piccolo”, a “L’odore del mare”, a “Due destini”, a “Noi casomai”. La band romana non ha deluso le aspettative di chi da oltre 30 anni ascolta le sue canzoni. Questo era l’unico concerto a pagamento.
Da mercoledì a sabato le esibizioni erano tutte gratuite nonostante abbiano calcato il palco nuovi e rodati artisti di successo. Due le date uniche regionali con Ghemon, con lo spettacolo “Una cosetta così” (realizzato in collaborazione con l’Umbria Green Festival), e con gli “Heroes & Monsters“, band formata da tre veterani del rock’n’roll e amici: il chitarrista Stef Burns (Y&T, Alice Cooper, Vasco Rossi, Stef Burnes League), il bassista/cantante Todd Kerns (Slash & Myles Kennedy and the Conspirators, The Age of Electric, Bruce Kulick, Toque) e il batterista Will Hunt (Evanescence, Vasco Rossi, Vince Neil, Tommy Lee, Slaughter). Sabato spazio a Marco Morandi che si è esibito in un viaggio tra i pezzi più amati dal musicista e tra i tanti cantautori che fanno parte del suo mondo: da Lucio Dalla a Franco Battiato, da Ivano Fossati al padre Gianni. L’apertura del mercoledì, infine, era stata affidata a “Disco d’Italia“, i più grandi successi dagli anni ’60 ad oggi suonati da una band di 10 elementi.
Altra peculiarità del Festival è il cibo: moltissime le persone che ogni sera hanno degustato le specialità della cucina tipica umbra.