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Con l’apertura del cantiere di oggi, si prevede che a fine 2024 sarà terminata la sostituzione completa dell’attuale tracciato Perugia Ponte San Giovanni - Terni
FCU3

Con una cerimonia che si è svolta questa mattina alla stazione di Ponte San Giovanni, è stato dato il via ai lavori per il rinnovo del tracciato ferroviario della Ferrovia Centrale Umbra fra Perugia Ponte San Giovanni – Terni, alla presenza del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, dell’Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche, e di Gianpiero Strisciuglio, Amministratore delegato e Direttore Generale di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS. 

Grande la partecipazione all’evento al quale hanno preso parte, tra gli altri, gli assessori regionali Luca Coletto e Michele Fioroni, il Prefetto di Perugia Armando Gradone, rappresentanti delle forze dell’ordine, consiglieri regionali, sindaci e amministratori comunali, esponenti delle organizzazioni imprenditoriali e di categoria, numerosi cittadini, dirigenti e tecnici di RFI e della Salcef spa, l’impresa che si è aggiudicata la gara per la sostituzione integrale dell’armamento ferroviario. Al termine degli interventi istituzionali, si è svolta la benedizione del cantiere, impartita dall’arcivescovo di Perugia monsignor Ivan Maffeis.  

“È una bella giornata, che segna il via dei lavori per un fondamentale collegamento nord-sud sul territorio umbro che consentirà anche ai turisti di attraversare questa splendida regione” ha detto il ministro Salvini, ringraziando RFI e la Regione, in particolare la presidente Tesei e l’assessore Melasecche, per l’impegno profuso in questi anni per spezzare l’isolamento infrastrutturale dell’Umbria, e confermando il sostegno del Ministero per questa ed altre opere.

“Mi ripropongo di essere uno dei primi passeggeri che viaggeranno su questa rete ferroviaria rinnovata”, sottolineando che “questa è una opera ambientale con la A maiuscola, poiché poter contare su un sistema di trasporto pubblico locale efficiente rappresenta la vera alternativa all’uso dell’auto per gli spostamenti”.

“Una giornata importantissima per l’Umbria” ha sottolineato la presidente della Regione, Donatella Tesei, che nel ringraziare il ministro Salvini ha ricordato che “il mio principale impegno è stato fin da subito quello di risolvere il problema straordinario dell’Umbria, quello dell’isolamento, perché senza infrastrutture non c’è sviluppo. Abbiamo sbloccato e stiamo sbloccando molti progetti e oggi siamo qui per salutare l’avvio di un’opera che riguarda la dorsale ferroviaria regionale, importante per tutti i cittadini umbri, ma che sarà di grande importanza anche per l’ulteriore crescita del turismo, permettendo ai visitatori di poter godere delle tante bellezze che stiamo facendo conoscere nel mondo”. 

La presidente Tesei ha ricordato, fra gli altri, i risultati storici in termini di passeggeri ottenuti dall’aeroporto internazionale San Francesco d’Assisi, i nuovi collegamenti aerei e il prossimo traguardo di un milione di passeggeri e, sul fronte dei collegamenti ferroviari, l’individuazione della localizzazione della stazione MedioEtruria scaturita dal tavolo tecnico istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti.

“Guardiamo con fiducia al futuro – ha affermato – i nostri impegni si sono realizzati. Oggi abbiamo progetti che prima non c’erano. I risultati sono evidenti, come conferma anche l’avvio di questi lavori: siamo passati dall’abbandono totale, dalla morte certa della ferrovia, alla sua rinascita, in tempi certi e con le necessarie risorse”.  

“Questa è una giornata da ricordare negli annali – ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche – perché è quella in cui rilanciamo l’intera dorsale ferroviaria regionale, dopo la sua chiusura per incapacità gestionale e l’assenza di interventi da parte di chi ci ha preceduto che ci ha obbligato anche a rivedere i costi nel frattempo incrementati. Dopo quattro anni, con idee nuove, visione strategica, impegno pesantissimo, siamo qui, con tutta l’Umbria, per l’avvio di un cantiere che intanto interesserà 85 chilometri del tracciato, ma complessivamente l’intero percorso di circa 150 chilometri fra Sansepolcro e Terni. Ringraziamo il ministro Salvini – ha proseguito – anche per aver messo a disposizione le maggiori risorse necessarie”.         

“Abbiamo perseguito con tenacia la ricostruzione della FCU – ha rilevato – per rilanciarla anche come ferrovia turistica. Il primo dei quattro treni Minuetto di proprietà della Regione, giacenti in degrado alla stazione di Umbertide, è ora in fase di revamping alle OMCL di Foligno e tornerà di nuovo in funzione, come gli altri, con una nuova livrea, con su riprodotte le immagini dei monumenti e delle tante bellezze del paesaggio e dei borghi della nostra regione. Gradualmente verranno mandati in pensione i locomotori a gasolio. La tecnologia ERTMS consentirà la massima sicurezza raddoppiando la velocità attuale. Alla stazione di Ponte San Giovanni – ha ricordato inoltre – è stato recentemente attivato l’ACC, Apparato centrale computerizzato, sistema tecnologico all’avanguardia per la gestione e il controllo della circolazione ferroviaria”. 

Illustrando le opere che segneranno una svolta per i collegamenti ferroviari dell’Umbria, oltre alla stazione MedioEtruria dell’Alta velocità, l’assessore Melasecche ha richiamato la stazione Aeroporto – Collestrada sulla linea Foligno-Terontola: “fra 15, 20 giorni – ha detto – presenteremo il nuovo progetto, già finanziato”.      

A illustrare le attività del cantiere, tempi e funzionamento è stato l’amministratore delegato di RFI, Gianpiero Strisciuglio:“Un altro cantiere fondamentale per il territorio dell’Umbria, che è di snodo per il sistema di trasporto nazionale. Ammontano a 5 miliardi di euro gli investimenti complessivi sulla rete umbra, in gran parte per la connessione della regione e per garantire l’integrazione delle reti”.    

Il cantiere. Gli interventi interesseranno circa 85 km di linea e consisteranno nella rimozione dei binari, degli scambi e del pietrisco esistenti e nella loro integrale sostituzione. Verranno rinnovati circa 200 km di rotaie, 180 mila traversine e 250 mila metri cubi di pietrisco. Il cantiere partirà dalla stazione di Perugia Ponte San Giovanni verso Terni e le lavorazioni si svolgeranno principalmente durante le ore diurne, con un avanzamento variabile tra i 500 e 1000 metri al giorno. Saranno circa 120 i tecnici e le maestranze di RFI e delle ditte appaltatrici impegnate ogni giorno negli interventi.

L’investimento economico del cantiere di armamento è di circa 85 milioni di euro, finanziati con fondi PNRR. Termine dei lavori previsto per dicembre 2024. Per il completamento dell’opera entro il 2026 sono stati stanziati 78 milioni di euro di fondi PNRR e 100 milioni di euro già previsti in legge di bilancio.

I successivi interventi programmati sulla tratta riguarderanno la manutenzione alle opere civili, l’upgrade tecnologico con l’installazione del sistema ERTMS (European Rail Transport Management System, il più evoluto sistema per la supervisione e il controllo della marcia dei treni), la sistemazione della linea di contatto di alimentazione dei treni e i sistemi di informazione al pubblico in stazione. La conclusione dei lavori per questa fase è prevista a giugno 2026.

La linea Sansepolcro – Perugia Ponte San Giovanni – Terni, si estende attraverso i territori di Terni e Perugia fino a toccare la provincia di Arezzo, tra le stazioni di Sansepolcro, Perugia Ponte San Giovanni e Terni per complessivi 153 km. L’infrastruttura è stata affidata in gestione a RFI nel 2017, subentrando al precedente gestore ferroviario.

A settembre 2017 fu disposta la sospensione dei treni sull’intera rete: la tratta Umbertide – Città di Castello e la diramazione Perugia Ponte San Giovanni – Perugia S. Anna erano già state precedentemente chiuse, rispettivamente, nel settembre 2015 e nel febbraio 2017.

A partire dal 2019 – e in seguito al subentro di Rete Ferroviaria Italiana nella gestione dell’infrastruttura, mediante la sottoscrizione di un Accordo tra la Regione Umbria, Umbria TPL e Mobilità – è stato possibile programmare la realizzazione degli interventi necessari a riattivare la circolazione lungo le tratte Città di Castello – Perugia Ponte San Giovanni e la diramazione verso Perugia S. Anna.

Gli interventi stanno proseguendo con l’upgrade tecnologico sulla tratta in esercizio tra Perugia Ponte San Giovanni e Città di Castello e con l’elettrificazione della linea Perugia Ponte San Giovanni – Perugia S. Anna che conduce all’acropoli. L’avvio dei lavori di ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria nel cuore dell’Umbria rientra in una strategia condivisa di rilancio delle ferrovie regionali, di rafforzamento del trasporto collettivo e promozione della mobilità sostenibile in una regione in cui il trasporto privato su gomma rappresenta la quota modale maggiore.

L’integrazione con le ferrovie concesse rientra nella più ampia strategia di RFI, con l’obiettivo di configurare una “rete allargata” attraverso un gestore unico che permetta di connettere aree oggi escluse, rendendo possibile la continuità dei servizi ferroviari verso il resto del territorio nazionale, promuovendo al tempo stesso il trasporto su ferro.

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