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Interrogato a lungo, senza ulteriori provvedimenti, un 60enne italiano, ex  marito della donna russa trovata morta vicino ad una fermata del bus a Perugia
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Al calare della notte di ieri, ancora il responsabile della morte della donna russa, trovata cadavere vicino ad una fermata dell’autobus a Pian di Massiano, non era stato individuato ed era improbabile che il caso si fosse chiarito nella notte, fin tanto che non sarà completata l’autopsia.
Anche se gli inquirenti si mostrano ottimisti, c’è qualche cosa di fondamentale da chiarire prima.
E cioè se la donna è stata pestata a morte mentre stava attendendo l’autobus o se è stata pestata prima della fuga dal suo carnefice ed è morta poi in strada per gli esiti dei colpi ricevuti, oppure è morta  in un altro luogo ed il suo corpo è stata trasportato vicino alla Questura da qualcuno.
Per questo, la polizia ha ripetutamente interrogato l’ex marito della russa, un sessantenne italiano che lavora in una azienda di pompe funebri.
E l’auto dell’uomo è stata sottoposta a sequestro, per poter accertare se in essa ci siano tracce della donna morta.

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