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Ripercorse le tappe seguite per l'individuazione del sito e l'iter cui dovrà essere sottoposto il progetto definitivo della struttura
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La volontà di non arrecare danni all’ambiente, valutando tutte le conseguenze dell’impatto ambientale attraverso un’accurata analisi ed un adeguato approfondimento, e la necessità di seguire l’iter istituzionale sulla vicenda del depuratore – che prevede la discussione iniziale nella conferenza di servizio dell’Ato – prima di trasferirne la discussione nella massima assise cittadina. Queste le principali intenzioni esposte dal sindaco Antonino Ruggiano nel corso del consiglio comunale dell’11 giugno in merito alla realizzazione del nuovo depuratore nel comprensorio tuderte.
Nel corso della seduta consiliare, alla quale era presente un nutrito gruppo di cittadini e rappresentanti dei comitati e delle associazioni locali di Porchiano e del comprensorio, il sindaco Ruggiano ha ripercorso le tappe che hanno portato all’individuazione dell’idoneità per il sito di Porchiano per ospitare il nuovo complesso di depurazione. Una struttura la cui spesa di realizzazione verrebbe a costare circa 8,76 milioni di euro, il 95% della quale coperta con fondi pubblici e solo la restante parte con i proventi delle tariffe delle bollette. Un’installazione che, realizzata in quel sito, consentirebbe il risparmio di circa 1,5 milioni rispetto ad altre località, non necessitando dell’impianto di sollevamento, altrimenti composto da ben sei pompe.
Ruggiano ha ricordato come Todi sia attualmente compresa tra i 525 siti in Italia considerati inquinanti da parte dell’Unione Europea e come tale considerazione abbia portato la precedente giunta regionale ad attivarsi immediatamente per il territorio tuderte già nel 2006, individuandolo tra le maggiori criticità regionali. Sul caso è quindi intervenuta da subito l’Ato 2, di cui Todi fa parte, avente la competenza in materia, che ha individuato la necessità immediata di dismettere i siti inquinanti di alcune frazioni, salvo poi individuare in un secondo momento la zona più adatta per un nuovo depuratore. Contestualmente alla nuova costruzione saranno realizzati anche 17 chilometri di nuove fogne.
Il Comune ha quindi chiesto alla società Umbra Acque di effettuare le necessarie verifiche di impatto ambientale e predisporre il bando per il progetto definitivo della struttura, che successivamente dovrà essere sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e, in caso di parere positivo, diverrà esecutivo e si potrà poi procedere con la fase attuativa. I
l sindaco ha quindi chiarito che l’attuale localizzazione del sito non è dipesa da scelte dell’attuale amministrazione, né tanto meno il suo criterio di definizione, subordinato alla VIA. Alla seduta consiliare sono intervenuti anche due tecnici di Umbra Acque e dell’Ato, Domenico Antonielli e Antonio Piro, che hanno confermato quanto esposto dal sindaco e fornito ai presenti ed ai membri dell’opposizione risposte ai loro quesiti.
Per quanto riguarda il depuratore di Pantalla, è stato chiarito che l’impianto subirà lavori di miglioramento per le necessità dell’ospedale e che il costo dei lavori – pari circa a 100mila euro – sarà interamente sostenuto dall’Azienda Sanitaria Locale.

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