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Dopo oltre 130 anni di ininterrotto servizio, dal 15 dicembre prossimo la BPER cesserà il servizio; rimarrà attivo solo lo sportello bancomat
Banca popolare di Todi Agenzia di Monte Castello di Vibio

Dopo oltre 130 anni di ininterrotta attività chiuderà lo sportello bancario di Monte Castello di Vibio ubicato attualmente in piazza Michelotta di Biordo. La comunicazione è avvenuta con una semplice nota mail spedita nei giorni scorsi ai vari correntisti da parte dell’attuale titolare ovvero la Banca Popolare dell’Emilia Romagna. 

Questo il testo della telegrafica comunicazione della BPER: “Ti informiamo che la tua filiale di Monte Castello di Vibio, in Piazza Biordo 10, sarà operativa fino alle ore 11:30 di venerdì 15 dicembre.
Da Lunedì 18 dicembre ti aspettiamo nella filiale di Todi, in Via Tiberina 194”. Nessun’altra spiegazione.

La BPER stessa ha informato che, tuttavia, rimarrà funzionante, in sede, il servizio di ATM (Automated Teller Machine) ovvero lo sportello per i prelievi di denaro contante: il bancomat. Ben poca cosa per una filiale storica che ha sempre garantito un servizio essenziale ad una popolazione la cui età anagrafica è sempre più elevata e che di sicuro non è molto abituata alle operazioni con strumenti digitali. Un altro duro colpo per le famiglie e le piccole imprese locali. 

Ricordiamo che per lunghissimi anni la filiale montecastellese è stata gestita dalla Banca Popolare di Todi, anche se già nel corso degli anni Novanta dell’Ottocento, risultava attiva in paese la Banca di Perugia che poi, evidentemente, fu sostituita con quella della vicina Todi. Quest’ultima era nata nella città di Jacopone nel lontano 1882 per volontà di Giuseppe Comez, commerciante in tessuti e industriale. 

La Popolare di Todi era a sua volta erede dell’attività della “Società industriale”, sorta a Todi nel 1874, convertita in “Società banca industriale” nel 1879 e costituita, poi, in forma di società anonima, il 14 gennaio 1882. La denominazione di “Banca Popolare di Todi” fu adottata nell’adunanza degli azionisti del 9 luglio 1882, mentre con regio decreto del successivo 16 agosto se ne autorizzava l’esercizio. 

Nel 1883 fu deliberata la nuova denominazione di “Banca Popolare Cooperativa di Todi” che ha contraddistinto per oltre un secolo l’istituto tuderte per esprimere, anche nella ragione sociale, il concetto di cooperativa di credito in cui, secondo le teorie del politico ed economista dell’epoca Luigi Luzzatti,  “l’uomo prevalesse sul capitale ed ogni socio avesse un voto, indipendentemente dal numero di azioni”.

Dopo alcuni decenni di attività all’interno del territorio comunale di Todi, nel 1908 la Popolare di Todi aprì la prima filiale a Massa Martana (soppressa poi nel 1929) cui seguirono, nel 1914 quella di Monte Castello di Vibio, nel 1921 di Avigliano Umbro (chiusa dopo appena 4 anni), nel 1970 di Pantalla e nel 1982 di Collazzone. 

Per diversi anni, dunque, la filiale di Monte Castello di Monte Castello di Vibio della Banca Popolare Cooperativa di Todi ha rappresentato l’unica agenzia fuori dal territorio tuderte rimanendo sempre attiva e dinamica, ubicata in un edificio di proprietà della banca stessa acquistato nel 1962.  

A dimostrazione del proprio radicamento sul territorio, nel 1963, la filiale di Monte Castello di Vibio veniva autorizzata dal Ministero ad esercitare il Credito Agrario all’interno del proprio comune e veniva costruito un appartamento ad uso abitazione sopra i nuovi uffici di proprietà della banca stessa. Per lunghi anni l’agenzia ha anche gestito il servizio di Tesoreria comunale. Servizio che è stato cessato dalla UBI nel 2019 e che ha costituito il primo segnale del progressivo disimpegno sul territorio montecastellese.

Nella foto, scattata nel 1982 e pubblicata nel libro: “Cento anni di storia della Banca Popolare Cooperativa di Todi 1882 – 1982”, si possono vedere gli interni dell’agenzia di Monte Castello di Vibio (appena ammodernati nel corso del 1980) insieme al direttore dell’epoca, il rag. Luciano Rossini. L’altro impiegato è il rag. Danilo Martinelli. Sempre in quel periodo la Commissione di sconto per l’Agenzia di Monte Castello di Vibio risultava essere composta da Michele Persiani (Presidente) e da Francesco Capociuchi ed Evaldo Santi (membri).

Con gli anni Novanta del secolo scorso è arrivato anche in Umbria il periodo delle fusioni e delle repentine trasformazioni che non si è più interrotto. Così, nel 1996, dopo essere divenuta una società per azioni, la Popolare di Todi, è stata assorbita dalla Banca Popolare di Ancona spa (appartenente a sua volta al gruppo guidato dalla Banca Popolare di Bergamo), per poi passare, nel 2003, al gruppo BPU (Banche Popolari Unite) con sede a Bergamo. Poi, nel 2007, la trasformazione in UBI Banca (Unione Banche Italiane) che nel 2020 è stata acquisita dal gruppo bancario Intesa San Paolo. 

A questo punto, su indicazioni dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, è avvenuta la cessione alla BPER di un certo numero di filiali di Intesa San Paolo (613), fra cui quello di Pantalla cui era legato il minisportello di Monte Castello di Vibio, mentre altre (33) sono rimaste alla capogruppo.
E alla fine di tutta la congerie a farne le spese è stato il piccolo comune, che dal prossimo 15 dicembre avrà solo il ricordo della sua storica agenzia. 

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