Condividi su facebook
Condividi su twitter
Interrogazione in Consiglio Regionale, all’assessore Melasecche, il quale informa che si stanno cercando nuove soluzioni con la Soprintendenza
Ponte Montemolino

Nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa, sessione riservata al Question time, il consigliere Michele Bettarelli (Pd) ha interrogato la Giunta in merito al progetto di adeguamento del ponte sul Tevere di Montemolino. Nello specifico, l’interrogante ha chiesto all’assessore Enrico Melasecche “quali azioni intende assumere in merito al progetto, dato che sia la Soprintendenza archeologica dell’Umbria che quella Speciale per il PNRR, hanno dato parere negativo all’esecuzione dei lavori”.

Dopo aver ripercorso la cronistoria del ponte, che collega il territorio tuderte con quello di Marsciano, costruito nel 1282 e nel corso degli anni distrutto e ricostruito più volte con l’ultimo intervento risalente al 2012, Bettarelli ha rimarcato come la strada regionale che lo attraversa “rappresenta per i cittadini il collegamento principale dei Comuni e delle rispettive aree industriali, e ancor più importante, il collegamento con l’Ospedale di Pantalla. Si calcola che l’afflusso veicolare della strada in questione superi i 3 mila veicoli al giorno.

Nel secondo semestre del 2012 il ponte è stato chiuso al traffico per lo svolgimento di lavori di miglioramento strutturali, che hanno permesso la riapertura, ma sottoponendolo ad alcune limitazioni, quali il senso unico alternato, la portata massima di 20 tonnellate ed un limite di 30km/h, limitazioni ancora in essere. Nel novembre 2022 la Giunta regionale ha approvato il Piano degli interventi di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti, con una dotazione finanziaria di circa 12 milioni di euro per le annualità 2023 e 2024.

Nel piano è previsto l’intervento di consolidamento per la mitigazione del rischio idrogeologico e l’adeguamento della piattaforma stradale del ponte di Montemolino, al fine di pervenire al ripristino della piena funzionalità in termini di viabilità, sicurezza infrastrutturale e di servizi per l’intero territorio della media valle del Tevere. La dotazione finanziaria per tale intervento è di 4 milioni 800mila euro, e l’intervento verrà eseguito tramite la Provincia di Perugia.

Nell’aprile 2021, nella riunione della Conferenza di servizi, venivano prospettate 3 soluzioni progettuali per l’intervento in questione: l’adeguamento e sostituzione totale del ponte esistente; la realizzazione di un nuovo ponte in variante al tracciato attuale, mantenendo il ponte esistente con funzione di accesso locale a travata continua; la realizzazione di un nuovo ponte in variante al tracciato attuale, mantenendo il ponte esistente con funzione di accesso locale ad arco.

Già allora la Soprintendenza dell’Umbria, pur considerando l’intervento proposto avere carattere di pubblica utilità e dettato da esigenze prioritarie di sicurezza statica, sismica e di viabilità, evidenziava che il ponte di Montemolino è un bene culturale, con un indubbio valore storico legato alla sua età ed al suo essere testimonianza ed espressione delle trasformazioni socio-culturali e delle evoluzioni tecnologiche nel settore delle costruzioni e dell’industria del XX secolo.

La nota della Soprintendenza, in sostanza, prevedeva che il ponte esistente avrebbe dovuto essere conservato nella sua sostanza storica e nella sua immagine attuale, di fatto escludendo subito la prima e la terza soluzione, formulando una valutazione di massima favorevole alla seconda soluzione progettuale. La Soprintendenza ritiene quindi le caratteristiche delle opere d’intervento proposte, ‘non compatibili con il valore storico/architettonico e paesaggistico oggetto di tutela, traducendosi in un rifacimento che inevitabilmente restituirebbe un’immagine diversa, poiché non autentica e non coerente con quella, pur parzialmente manomessa, ma pressoché compiuta, storicamente consolidata per forma/dimensioni, materiali e tessiture materiche e cromatiche del ponte esistente’.

La posizione espressa dai Sindaci dei Comuni del territorio risulta congrua con il parere negativo della Soprintendenza. La posizione dell’assessore Melasecche e della Giunta regionale è stata dunque bocciata in toto e valgono a poco le accuse/scuse strumentali addotte dallo stesso Assessore nei media, dove le cause della bocciatura sarebbero dovute all’alternarsi dei diversi dirigenti alla guida della Soprintendenza dell’Umbria, che peraltro hanno avuto sempre la medesima posizione nel progetto”.

L’assessore Melasecche ha risposto che “la logica di questa Giunta è quella del buon governo. Abbiamo come obiettivo la manutenzione straordinaria del ponte e il mantenimento della sua funzionalità. Intendiamo quindi risolvere il problema con il minor consumo di suolo e di risorse pubbliche, che sarebbero necessarie per realizzare un nuovo ponte. Abbiamo avuto nuovi incontri e stiamo riflettendo con Ministero e Soprintendenza per arrivare ad una soluzione condivisa. Ci sono le condizioni per dare soddisfazione alle popolazioni di quel territorio, conservando la parte muraria e quella metallica del ponte, che deve essere irrobustita per eliminare il semaforo che limita la fruizione del ponte”.

Il consigliere Bettarelli ha replicato che “gli interventi di manutenzione ci sono stati in passato. Sul risparmiare risorse e suolo, ci siete riusciti dato che non è stato fatto niente. Mi pare di capire che si vuole insistere sul progetto che è stato bocciato due volte. Non credo che queste interlocuzioni potranno superare il parere negativo già espresso. Restiamo in attesa di un intervento migliorativo ed anche definitivo della questione, magari entro la fine della Legislatura”.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter