Come era facile prevedere, il capogruppo Idv nel Consiglio Regionale dell’Umbria, Oliviero Dottorini è tornato alla carica sulla questione smaltimento rifiuti.
Ha presentato un’interrogazione urgente perchè «è passato un anno esatto dall’approvazione del piano e non sappiamo ancora se gli indirizzi e la gerarchia di interventi contenuti nella legge abbiano trovato una corretta applicazione».
Il consigliere ha fornito quelle che per lui sono tre priorità che forse, nel momento attuale di difficoltà delle famiglie e delle amministrazioni pubbliche ed anche per incentivare un mercato di prodotti innovativi, dovranno essere temporalmente modulate in modo tale che l’aumento di costo: sia per la quantità di rifiuti da ciascuno prodotta sia per il maggior impiego di personale per la raccolta porta a porta, sia l’ultima opzione.
Per il consigliere « È necessario rendere capillare il sistema di raccolta domiciliare, applicare in tutti i comuni il principio di modularità delle tariffe facendo pagare le famiglie in base ai rifiuti realmente prodotti e sperimentare sin da ora sistemi innovativi di trattamento e pretrattamento dei rifiuti, così come indicato dal piano stesso»
Forse se quest’ultima indicazione fosse quella con maggiore priorità, si potrebbe verificare sul campo se, come dice il CNR, funzionano gli impianti meccanici di trattamento dei rifiuti, che i ricercatori hanno inventato e che un’industria ha già sperimentato con risultati positivi, che rendono addirittura non necessaria la raccolta differenziata, pur riuscendo poi a separare i vari componenti dei rifiuti, a costi che si possono ammortizzare in pochi anni.
Per Dottorini è comunque necessario «intensificare i controlli sulle stazioni di trasferenza per scongiurare il pericolo dell’arrivo dei rifiuti da fuori regione in palese contrasto con il principio di prossimità, cardine del nuovo piano.
Sarebbe avventato – spiega – pensare all’ampliamento delle discariche senza prima avere definito e verificato l’applicazione delle misure di contenimento, differenziazione spinta e corretta gestione previste dal piano regionale».
Per il capogruppo dell’Idv non bisogna poi «perdere di vista il problema della sicurezza e del rispetto dei vincoli ambientali e si fa sempre più urgente instaurare da subito meccanismi di controllo, informazione e partecipazione per quanto riguarda il sistema di monitoraggio delle discariche esistenti e oramai giunte al limite della loro funzionalità», « strumenti di monitoraggio moderni, che rendano possibile un reale controllo da parte dei cittadini attraverso la rete, in modo da eliminare quelle barriere burocratiche che hanno determinato fino ad ora un distacco sociale tra cittadini e pubblica amministrazione».
- Redazione
- 4 Giugno 2010
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